Negli ultimi anni è cresciuto il costo dei pedaggi su tutta la rete autostradale italiana, mentre sono diminuiti gli investimenti nella manutenzione (compresa quella obbligatoria). Parte la class action per chiedere giustizia e un risarcimento adeguato
Le autostrade italiane sono disseminate da cantieri aperti e da lavori che vanno a rilento. Tutto ciò causa non pochi disagi agli automobilisti, specialmente a chi viaggia giornalmente su queste strade per recarsi a lavoro. Ma se da un lato gli investimenti nelle infrastrutture e nella manutenzione obbligatoria sono diminuiti, dall’altro il costo dei pedaggi è lievitato sempre più e sono aumentati i disservizi.
Una situazione inaccettabile contro cui ha deciso di mobilitarsi l’associazione di tutela dei consumatori Altroconsumo, che qualche mese fa ha lanciato una class action per chiedere ad Autostrade un risarcimento per gli anni di inefficienza.
La nostra inchiesta sul campo dimostra che c’è un cantiere aperto ogni 18 km di strada. Una situazione che ogni italiano che abbia viaggiato negli ultimi due anni in autostrada purtroppo conosce bene. – spiega l’associazione – La causa? Autostrade ha disseminato di cantieri e lavori la rete autostradale nel tentativo maldestro di recuperare i mancati investimenti nelle infrastrutture degli 8 anni precedenti, come evidenziato anche dalla recente sanzione di Antitrust dopo la nostra segnalazione.
Dal 2009 al 2018 il costo dei pedaggi autostradali è aumentato del 28%
Come evidenziato da Altroconsumo, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2018 Autostrada ha costantemente aumentato i costi dei pedaggi, cresciuti del 28%. Al contempo ha ridotto gli investimenti nelle infrastrutture e risparmiato sulla manutenzione obbligatoria.
“Gli interventi straordinari degli ultimi 2 anni, attuati da Autostrade per rimediare alle gravi inadempienze circa gli obblighi di manutenzione, sono risultati comunque tardivi e mal gestiti, e hanno creato innumerevoli e gravi disservizi agli automobilisti e messo, in qualche caso, a rischio anche la loro sicurezza” chiarisce l’associazione.
Come aderire alla class action
Per chiedere giustizia Altroconsumo ha avviato una class action nei confronti di Autostrade: l’obiettivo è quello di ottenere un risarcimento per gli anni di inefficienza, per la mancata manutenzione obbligatoria e la conseguente riduzione della qualità del servizio, a fronte di un aumento del costo pedaggi e dei disagi subiti dagli automobilisti. Il risarcimento medio dovrebbe essere di 220 euro.
Per calcolare il risarcimento, abbiamo considerato ancora una volta i dati Istat: ogni famiglia spende all’anno 88 euro in pedaggi autostradali. – chiarisce l’associazione – Se moltiplichiamo questa spesa per gli ultimi 10 anni di mala gestione della rete autostradale, arriviamo a 880 euro e abbiamo ritenuto di chiedere al Giudice di riconoscere in via equitativa (ovvero secondo la sua libera valutazione) il 25% di questo importo, a favore di chiunque abbia patito disagi in questi 10 anni: vale a dire un risarcimento medio di 220 euro.
Finora sono oltre 67mila i cittadini che hanno deciso di partecipare. Per scoprire come aderire è possibile consultare il sito di Altroconsumo.
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Fonte: Altroconsumo
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