Cade sulle arnie di api e muore, tragedia per un apicoltore di Urbino

L'uomo sarebbe caduto sulle arnie in seguito a un malore o per una perdita di equilibrio: l'enorme quantità di punture avrebbe provocato lo shock anafilattico

Un apicoltore di 66 anni sarebbe morto attaccato da diversi sciami di api, malgrado la tuta di protezione che indossava per proteggersi dagli insetti. È accaduto nella tarda mattinata di ieri, 18 aprile, a Rancitella di Urbino.

Il cadavere della vittima, già morto da alcune ore, è stato ritrovato steso sulle arnie dalla moglie e dal figlio, spaventati per la sua prolungata assenza da casa. subito sono stati allertati Vigili del Fuoco e forze dell’ordine che, giunti sul luogo dell’incidente, hanno provveduto a liberare il corpo dell’apicoltore dalla furia delle api. Uno dei Vigili del Fuoco sarebbe ripetutamente punto dalle api in un occhio e trasportato in ospedale.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe avuto un malore (forse un infarto) o più probabilmente avrebbe perso l’equilibrio andando a cadere proprio sulle arnie e provocando l’ira delle api che lo hanno ucciso. Infatti, secondo quanto raccontato dalla moglie, l’apicoltore era andato lì per tagliare alcuni rami pericolanti che pendevano proprio sulle arnie.

In casi normali, una singola puntura di ape non provoca danni gravi: la zona colpita dalla puntura si gonfia e si arrossa, divenendo dolorante o pruriginosa, ma non bisogna preoccuparsi. Si tratta di una reazione allergica normale, che si risolve nel giro di qualche ora, al massimo di un paio di giorni.

Nel caso dell’apicoltore che vi abbiamo raccontato, tuttavia, la quantità di punture inflitte dalle api è stata tale da aver provocato uno shock anafilattico. Poiché l’uomo si trovava da solo al momento dell’aggressione e non è stato soccorso in maniera tempestiva, la reazione allergica grave ha provocato la morte.

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Fonte: ANSA

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