Non chiamatela solo “fotografa della mafia”: addio a Letizia Battaglia, una grande Maestra del rispetto

Ci ha lasciato ieri una delle fotoreporter più influenti della storia recente, Letizia Battaglia, che ha saputo immortalare la crudezza del mondo con mano ferma

Ci ha lasciato orfani del suo particolarissimo punto di vista sul mondo e sulle cose, Letizia Battaglia, che si è spenta ieri a Palermo alla veneranda età di 87 anni (compiuto lo scorso 5 marzo). Fotografa, fotoreporter, ha lavorato negli anni con le più importanti agenzie giornalistiche del mondo ed è stata insignita di numerosi premi per il suo encomiabile lavoro (fra cui l’Eugene Smith e l’Eric Salomon Award).

In molti l’hanno soprannominata “la fotografa della mafia” relegando all’impegno nel denunciare le atrocità della malavita siciliana (che c’è stato, senza dubbio) la totalità del suo talento e della sua arte. Ma noi sappiamo che Letizia ha fatto molto più che fotografare la mafia.

Ha saputo raccontare la sua Palermo, la sua Sicilia, come nessuno – nell’inconfondibile bellezza come nelle immonde brutture. Una macchina fotografica come unica arma per far luce in un mondo spesso oscuro – fatto di fame di libertà, di ingiustizie sociali, di disuguaglianze, che lei ha immortalato con lucidità e imparzialità.

Questa è stata Letizia Battaglia, e a noi piace ricordare il suo contributo a 360° nel mondo del giornalismo e delle inchieste ma soprattutto il suo sguardo femminile nell’essere dalla parte delle donne, quasi mai protagoniste della storia di cui fanno parte.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: ANSA

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook