Le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette. La norma è attesa a Montecitorio il prossimo lunedì e dovrebbe sbloccare 5,5 miliardi di euro per lo stop agli oneri di sistema e un’estensione del bonus sociale
8 miliardi di euro di cui 5,5 per contenere il caro bollette attraverso lo stop agli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. I restanti 2,5 mirano a sostenere le filiere produttive particolarmente in difficoltà. Per far fronte alla crisi energetica generale, inoltre, si prevedono liberalizzazioni per le rinnovabili e aumento della produzione di gas nazionale. Ok dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.
Il provvedimento in via di approvazione è parte degli emendamenti alla ‘DL 17/2022: Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali’ e mira da un lato a sostenere le famiglie, dall’altro le imprese più in difficoltà.
Le misure per le utenze domestiche
5,5 miliardi di euro per la cancellazione per il secondo trimestre degli oneri di sistema, ovvero quei costi stabiliti dall’Arera (Autorità Energia Elettrica e Gas) uguali per ciascun fornitore. In particolare la spesa finale di tale quota è data da una parte fissa ed una variabile rispetto al consumo di energia elettrica e gas di ciascun utente.
I soldi previsti serviranno anche ad allargare la platea del bonus sociale, i cui dettagli saranno discussi alla Camera.
Le misure per le imprese
2,5 miliardi di euro invece alle imprese che a causa di questa crisi energetica stanno soffrendo di più: in particolare il Gse (Gestore dei servizi energetici) acquisterà energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di almeno tre anni, destinandolo poi a prezzi agevolati con priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna.
Come si legge sul testo dell’emendamento, chiamato ‘Energy release’, tutto questo ha l’obbiettivo di
[…] garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili nel mercato elettrico, nonché di trasferire ai consumatori partecipanti al mercato elettrico i benefici conseguenti alla predetta integrazione
Il caro bollette per famiglie e imprese che – lo ricordiamo sempre – era evidente già prima della guerra in Ucraina – con le misure già adottate dal Governo (5,3 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi per il primo semestre 2022), si dovrebbe ridurre nel primo semestre.
Secondo le stime del Governo, tale riduzione, come riportato dal ministro dell’Economia Daniele Franco nell’introduzione al Documento di economia e finanza (Def), dovrebbe essere di almeno un quarto rispetto a uno scenario senza gli interventi del Governo.
L’esame a Montecitorio dell’ulteriore misura è previsto il prossimo lunedì 11 aprile.
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Fonti: Ansa / Camera dei Deputati
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