Il gas non basta, la Russia potrebbe tagliare l’export e le nostre alternative al momento (purtroppo) sono poche e di certo non soddisferebbero il fabbisogno nazionale. Il Governo cerca di correre ai ripari: in arrivo un nuovo decreto FER1 e l’applicazione del FER2 che dovrebbero incentivare le rinnovabili
A breve nuovi incentivi per le rinnovabili: stando a quanto annunciato dalla sottosegretaria Ilaria Fontana ala Camera dei Deputati, l’applicazione del decreto FER2 è imminente e nel contempo è in corso di preparazione un nuovo FER1. Il Governo cerca di correre ai ripari sotto la spada di Damocle del taglio del gas russo.
La Russia è il primo Paese da cui l’Italia dipende per l’energia, le cui fonti prevalenti sono – ahinoi – in gran parte fossili. Il pagamento in rubli imposto da Vladimir Putin dall’1 aprile non sembra per ora aver fermato i flussi di gas ma sulla nostra testa pende una spada di Damocle oggettiva.
Il Governo, a fronte della crisi energetica in atto, sta agendo attraverso iniziative volte ad affrontare l’emergenza e, al contempo, a sostenere tempestivamente la più ampia diversificazione energetica possibile
spiega Ilaria Fontana, Sottosegretario di Stato per la Transizione ecologica, in risposta ad un’interrogazione parlamentare presentata da Generoso Maraia
In linea con gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, e di completa decarbonizzazione al 2050, le misure programmate appaiono in effetti (sulla carta) molte, da quelle per semplificare le procedura autorizzative a quelle più propriamente volte ad incentivare sviluppo e diffusione delle fonti di energia rinnovabile.
Tra questi l’imminente applicazione del decreto legislativo n. 199 del 2021, il cosiddetto FER2, sul quale la sottosegretaria specifica:
La finalità perseguita è quella di garantire un quadro autorizzativo omogeneo e rapido che consenta lo sviluppo dei progetti in un arco temporale ben definito, oltre a promuovere gli investimenti in una nuova capacità rinnovabile, convergendo verso la decarbonizzazione in condizioni di sicurezza
In arrivo però, a quanto pare, anche un nuovo decreto FER1, finalizzato all’incentivazione delle tecnologie più mature che presentano un profilo di costi fissi bassi o, comunque, suscettibili di sensibile riduzione. Su questo però, il Governo non fornisce ulteriori dettagli.
Appare inoltre rivolta dal Governo anche un’attenzione sulle comunità energetiche, ormai una realtà del nostro Paese, che puntano a staccarsi della rete con un meccanismo di condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili.
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Riguardo alle comunità energetiche, il Governo ha adottato una chiara strategia di promozione, che sarà favorita da una prima fase di accelerazione, anche grazie alle risorse del PNRR – continua la Fontana – In sede di recepimento della RED II, è stato altresì previsto l’ampliamento del perimetro delle comunità e l’ammissione agli incentivi di impianti di potenza maggiore rispetto a quelli ammissibili nella prima fase sperimentale
Un riferimento particolare è infine speso per il biometano, fonte di energia rinnovabile sulla quale FISE Assoambiente aveva chiesto circa un anno fa al Governo Draghi di prevedere l’utilizzo a livello nazionale dei programmi di incentivazione.
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Su questo la sottosegretaria riferisce come sia stato notificato alla Commissione Europea il decreto che definisce criteri e modalità per la concessione, attraverso procedure competitive, di un contributo a fondo perduto per l’efficientamento, la riconversione parziale o totale di impianti esistenti a biogas, per nuovi impianti di produzione di biometano nonché per la valorizzazione e la corretta gestione ambientale del digestato e dei reflui zootecnici e per l’acquisto di trattori agricoli alimentati esclusivamente a metano.
Le parole appaiono incoraggianti, ma, come sempre, attendiamo i fatti.
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Fonte: Camera dei Deputati
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