Un nuovo studia punta nuovamente il dito sulle bevande light e in particolare su quelle che utilizzano questi due dolcificanti artificiali
Le bevanda senza zucchero recano più danni per la salute di quello che potevi immaginare. Sono a zero calorie, ma una nuova ricerca dimostra come alcuni additivi presenti nei dolcificanti artificiali possono aumentare il rischio di sviluppare cancro al seno e obesità. (Leggi anche: Così aspartame e dolcificanti artificiali aumentano il rischio di cancro, secondo uno studio francese)
L’industria alimentare utilizza i dolcificanti artificiali come alternativa agli zuccheri aggiunti, tuttavia la sicurezza di questi additivi alimentari è messa in discussione da numerosi esperti poiché la loro cancerogenicità è stata suggerita da diversi studi sperimentali, anche se mancano solide evidenze epidemiologiche. Approfondiamo cosa ci dicono i risultati dello studio pubblicato sulla rivista accademica PLOS Medicine.
Lo studio
Per la ricerca sono stati analizzati i dati sulla nutrizione e sulla salute di 102.865 adulti francesi per un periodo di circa 8 anni ed è stato esaminato il modo in cui il consumo di diversi dolcificanti artificiali ha influito sul rischio di vari tipi di cancro.
Lo studio ha rilevato che due tipi di dolcificanti in particolare, aspartame e acesulfame-K, presentavano un rischio maggiore di cancro al seno e di obesità quando consumati in grandi quantità.
- L’aspartame è un edulcorante artificiale costituito da due aminoacidi, l’acido aspartico e la fenilalanina, ed è caratterizzato da un potere dolcificante maggiore del saccarosio, per questo lo troviamo tra gli ingredienti di merendine, bibite gassate, yogurt, gelati e chewing-gum.
- L’acesulfame K (“K” come il simbolo chimico del potassio) ha un potere dolcificante 200 volte maggiore di quello del saccarosio e lo troviamo soprattutto nei prodotti di pasticceria da forno, alimenti a lunga conservazione e bibite gassate.
Studi precedenti avevano collegato l’aspartame con l’aumento dei livelli di glicemia e con il rischio di insensibilità all’insulina, invece l’acesulfame K è stato precedentemente collegato al cancro e all’intolleranza al glucosio. I ricercatori hanno voluto comunque ricordare che non c’è una vera certezza tra la relazione causale di questi dolcificanti e lo sviluppo del cancro. Molti pazienti che hanno partecipato allo studio avevano anche altri fattori legati alla dieta, ad esempio non mangiavano molta frutta, verdura e cereali integrali e, inoltre, consumavano molto più cibo zuccherato, processato e salato.
Limitare l’assunzione di zucchero e di dolcificanti artificiali risulta sempre essere la scelta corretta, soprattutto per evitare lo sviluppo di malattie croniche. Bevande come spremute e frullati sono decisamente alternative più salutari e comunque dissetanti.
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Fonte: Plos Medicine
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