Questa è la storia di un legame più unico che raro, quello tra un essere umano e un corvo che continua a vivere nel suo habitat senza alcun vincolo.
Avere amici animali selvatici e rispettarne la libertà è il più bel dono che si possa far loro. È la storia di Kasper Ronnow, maestro danese, che ha conosciuto il corvo Klaus quando aveva poche settimane. Tra loro è subito nato un legame speciale.
Pensa che io sia un suo familiare e questo è meraviglioso.
racconta l’uomo.
Pur vivendo nel suo habitat naturale, ogni giorno Klaus alle 6:30 di mattina viene a far visita alla famiglia Ronnow. È in questi momenti che il corvo si poggia sulla spalla di Kasper e vuole giocare, per poi, infine, addormentarsi.
Si siede sulla mia spalla, poi lo coccolo e lui “chiacchiera”. Subito dopo si addormenta.
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Oltre alla mattina, Klaus fa visita alla sua famiglia anche in serata, tra le 20 e le 21, quando tutti sono a casa dopo gli impegni quotidiani.
Sono affascinato da come può diventare affabile un uccello selvatico, ma non è anormale, perché i corvi sono abbastanza intelligenti. Quando lo chiamo per nome viene.
L’amicizia è nata quando Klaus era ancora un cucciolo. Il piccolo era caduto da nido nel giardino della scuola dove lavora Kasper e così l’uomo, sempre rispettando lo stato di natura dell’animale, se ne è preso cura.
Oggi, Klaus vive sulle cime degli alberi vicino alla famiglia e Kasper crede di aver trovato un perfetto equilibrio nella relazione: se da una parte non si sono persi di vista, dall’altra il corvo è libero di vivere dove più gli piace.
Sebbene la gioia del ricongiungimento tra la famiglia Ronnow e Klaus sia sempre grande, Kasper spera che il suo amico piumato un giorno trovi una compagna.
La parte egoista di me non vuole che Klaus ci lasci mai, ma anche la natura deve seguire il suo corso.
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