Perché continuare a tollerare i circhi in cui gli animali vengono tenuti prigionieri e maltrattati? La veterinaria Anna Chiara Peluso, nostra affezionata lettrice, ci spiega il suo punto di vista da esperta, scagliandosi contro questo business crudele e pericoloso
Mentre diversi Stati europei come la Grecia e la Francia messo al bando i circhi con animali, nel nostro Paese tigri, leoni, scimmie e tante altre specie continuano ad essere pesantemente sfruttate e costrette ad esibirsi in nome del profitto. Ma questi spettacoli non hanno proprio nulla di divertente e la posizione dei circensi che tentano di difendersi spiegando di amare e rispettare gli animali (divenuti parte integrante della loro famiglia) è a dir poco ridicola.
A ribadire che si tratta di uno scempio da abolire non sono soltanto le associazioni animaliste, ma anche diversi veterinari, fra cui la dottoressa Anna Chiara Peluso, che ha condiviso con noi il suo sconcerto nel vedere un servizio del TGR Puglia in cui i circhi con animali sono stati presentati come un’attività divertente che rispetta il benessere animale. Una vera assurdità.
La posizione di una veterinaria di Lecce sui circhi con animali
Recentemente guardando il Tg regionale della mia regione sono rimasta sconcertata, allibita e inorridita da un servizio andato in onda. – ci racconta la dottoressa di Lecce – L’argomento era la ripartenza delle attività circensi nel post-pandemia. Il servizio non era altro che uno spot di queste attività ormai superate, anacronistiche, dannose per gli animali selvatici che vi sono imprigionati e per gli avventori giovani o adulti che le frequentano ignari (come lo sono anche i Delfinari e gli Zoo). Spot, non informazione! Trovo incredibile che nel 2022 ci sia ancora qualcuno che sostenga che gli animali detenuti siano “felici” e godano di quello che dovrebbe essere il famigerato “benessere animale”. Ho trovato questo servizio vergognoso e scandaloso e le immagini degli animali prigionieri a dir poco angoscianti! Animali selvatici che in natura avrebbero centinaia di km per muoversi ed esprimere il loro completo etogramma, stravaccati tristemente su piccoli pezzi di terreno recintati, annoiati, depressi….e tutto ciò durante il servizio veniva spacciato per “bello, educativo, emozionante”! Questa cecità è agghiacciante!
L’esperta si domanda come è possibile definire educativo guardare degli esseri viventi con bisogni ed emozioni sistematicamente represse per anni e anni.
Cosa imparano esattamente un bambino o un adulto da tutto ciò? Non ho mai letto o sentito una risposta chiara e precisa a questa domanda. – continua la dottoressa Peluso – Ad un certo punto del servizio il signore intervistato riferendosi ai grandi felini detenuti li chiama “animali feroci”. Animali che di “feroce” in quel frangente hanno poco e niente perché il loro istinto e la loro vitalità paiono essere completamente soffocati. Verrebbe quasi da dire, invece, che l’emblema di “bestia feroce” è l’uomo e quei grandi felini sono invece dei pupazzi di stoffa!
Il problema è che esistono anche medici veterinari che appoggiano indirettamente il business crudele dei circhi con animali e degli zoo e che non si mobilitano per mettere fine alla sofferenza degli animali tenuti prigionieri. Anzi, molti dottori prestano servizio in queste strutture, difendendo l’operato dei gestori di circhi e zoo.
Un’osservazione sorge poi spontanea ad una persona che come me ha fatto delle Medicina Veterinaria la sua vita: ci siamo già dimenticati (nonostante ci siamo ancora dentro) cosa può provocare la mancanza di rispetto per la Natura, per i suoi spazi e per gli esseri viventi tutti? –si chiede la dottoressa Peluso – La “specie uomo” è parte di un tutto complesso e articolato, siamo tutti strettamente interconnessi…e non è invece al centro come ancora erroneamente pensa qualcuno. L’antropocentrismo è teoria superata. ONE HEALTH è un concetto che noi Medici Veterinari conosciamo bene e dobbiamo iniziare ad insegnarlo nelle scuole, senza la cui comprensione questo mondo e quindi anche l’uomo hanno vita breve e difficile. Tutto ciò è molto triste e preoccupante.
Le alternative al circo con gli animali esistono
Perché continuare a tollerare i maltrattamenti sugli animali e la loro prigionia nei circhi? Le alternative alla crudeltà esistono. Giusto per citare qualche esempio in Germania il celebre Roncalli Circus ha deciso di sostituire leoni, elefanti e altri animali in carne ed ossa con degli ologrammi di grande effetto.
Gli spettacoli circensi con ologrammi hanno fatto il loro debutto qualche mese fa anche in Italia: lo scorso dicembre ha fatto tappa a Bari il Circus Atmosphere, che ha incantato adulti e bambini con le proiezioni di animali e con i suoi talentuosi acrobati, ballerini e contorsionisti.
Insomma le opzioni valide e scenografiche al circo con animali veri ci sono. Non abbiamo più scuse per continuare ad alimentare un sistema basato sulla crudeltà e lo sfruttamento.
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