Nel tardo pomeriggio del 16 marzo, è stato bombardato – e in buona parte distrutto – il Teatro d’arte drammatica di Mariupol, la città probabilmente più martoriata dalla guerra in Ucraina. L’Italia fornirà le risorse e i mezzi necessari per la sua ricostruzione quando questo incubo sarà finito, come annunciato dal ministero della Cultura.
L’Italia si è resa disponibile a ricostruire il teatro di Mariupol, in larga parte distrutto dal bombardamento del 16 marzo pomeriggio, nel corso dell’atroce e insensato conflitto tra la Russia e l’Ucraina. Lo ha annunciato il nostro ministero della Cultura.
Il teatro d’arte drammatica di Mariupol, belle artistica e culturale, era purtroppo diventato un rifugio anti aereo, e al momento del bombardamento del 16 marzo, sembra che ospitasse circa 500 civili. Tra reciproche accuse sugli autori del folle gesto, si sa che molte persone sono effettivamente morte e che la struttura è in gran parte distrutta.
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L’Italia è pronta a ricostruire il Teatro di Mariupol – annuncia su Twitter il ministro della Cultura Dario Franceschini. Approvata dal Consiglio dei Ministri la mia proposta di offrire all’Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile. I teatri di ogni paese appartengono a tutta l’umanità
L’Italia pronta a ricostruire il Teatro di #Mariupol. Approvata dal Consiglio dei Ministri la mia proposta di offrire all’#Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile. I teatri di ogni paese appartengono a tutta l’umanita. #WorldHeritage pic.twitter.com/TS4MyMkHO7
— Dario Franceschini (@dariofrance) March 17, 2022
Nella speranza che tutto questo finisca presto.
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Fonti: Ministero della Cultura / Dario Franceschini/Twitter
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