L'ex giocatore e allenatore ucraino Andriy Shevchenko vuole aiutare il suo popolo ed il suo paese, contribuendo a far arrivare delle famiglie in UK. Circa 150 rifugiati verranno presto accolti nel Regno Unito e alcuni bambini alloggeranno a casa dello sportivo
La guerra e le atrocità in Ucraina proseguono incessantemente e, mentre sul piano politico vanno avanti i negoziati per un cessate il fuoco, chiunque nel mondo si sta adoperando per dare una mano al popolo ucraino, in fuga dalla propria casa. Raccolte di alimenti, di medicinali, operazioni di salvataggio di civili e di animali; tantissime le organizzazioni internazionali e le personalità di spicco che si sono esposte in questo conflitto.
E naturalmente l’ex giocatore del Milan ed ex allenatore del Genoa Andriy Shevchenko, nato a Dvirkivščyna in Ucraina, non poteva restare a guardare inerme l’esodo del suo popolo e così ha utilizzato la sua voce, la sua persona e la sua fama, prendendo parte a manifestazioni pubbliche e urlando tutta la sua disapprovazione.
Cerco di sostenere il mio Paese, cerco di attirare l’attenzione, cerco di raccontare esattamente quello che sta succedendo, cerco di arrivare dritto al cuore delle persone e poi di capire le circostanze. Chiaramente cerco di raccogliere aiuti umanitari e aiutare il mio paese, la mia gente, i rifugiati”
ha detto Shevchenko in un’intervista che ha rilasciato al ITV.
Il talentuoso sportivo, che risiede con la famiglia nel Regno Unito, ha deciso di aiutare i suoi connazionali, facendo arrivare in Inghilterra 150 rifugiati di tutte le età in fuga dall’Ucraina. Tra questi ci sono molti bambini ed il famosissimo calciatore ne accoglierà alcuni a casa sua.
Sono un papà e ho quattro figli, vedere le immagini di bambini che muoiono, le bombe che esplodono in un ospedale per bambini, non riesco a sopportarlo. Non credo che nessuna persona al mondo ci riesca”
continua.
Assieme a degli amici e in contatto con l’Ambasciatore d’Ucraina a Londra, Shevchenko ha seguito personalmente le sistemazioni che le famiglie ucraine avranno una volta entrare nel paese, si dice preoccupatissimo per chi è rimasto in quei territori. Shevchenko ha a Kiev la madre e la sorella con cui è in contatto giorno e notte.
Non credo che ci sia un posto in Ucraina dove ti senti al sicuro adesso. Non posso crederci, a volte è come un brutto sogno, mi sveglio e mi dico “tornerà tutto alla normalità”, ma so che non accadrà mai”
conclude Shevchenko
Fonte: ITV
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