Presto l'uso del fungicida mancozeb potrebbe diventare illegale anche per le banane importate dall'America Latina - a danno delle multinazionali che importano nel nostro continente
La strada verso un’agricoltura più sostenibile per l’ambiente e più sana per la nostra salute passa anche da scelte di mercato importanti e da divieti che incontrano troppo spesso l’ostracismo delle lobby delle colture, che antepongono i propri interessi economici a quelli della salute e della natura. È il caso della coltivazione delle banane, uno dei frutti più venduti nel nostro continente ma che, per il 70% dei casi, proviene da terreni extra-comunitari, in cui le limitazioni all’uso di pesticidi tossici sono meno stringenti rispetto a quelle imposte dall’Unione Europea.
Se da un lato, quindi, all’interno della comunità europea le leggi che tutelano l’ambiente e la nostra salute hanno messo al bando pesticidi chimici, dall’altro ci sono regioni del mondo in cui tali pesticidi tossici sono ancora legali – come è legale l’importazione in UE dei prodotti agricoli coltivati utilizzando sostanze nocive per la salute e vietate nei nostri confini.
Uno di questi pesticidi è il mancozeb, un fungicida utilizzato per contrastare la diffusione del fungo Black Sigatoka, vietato nell’UE nel dicembre del 2020: si tratta infatti di un interferente endocrino dannoso per la nostra salute, associato a difetti alla nascita e all’insorgenza di tumori. Tuttavia, l’utilizzo di questo pesticida non è ancora vietato nelle coltivazioni fuori dai confini dell’UE, né sono vietate attualmente le importazioni di banane provenienti da altri continenti in cui il mancozeb viene utilizzato senza restrizioni.
Oltre a rappresentare un rischio per la salute dei consumatori, la possibilità di importare le banane coltivate con il pesticida tossico dai Paesi dell’America Latina (in primis Ecuador, Colombia e Costa Rica) a prezzi tra l’altro stracciatissimi (meno di un euro al chilogrammo) rappresenta una grave minaccia per la sopravvivenza degli agricoltori comunitari che coltivano i frutti senza l’ausilio del fungicida, esponendo quindi le piante all’attacco del Black Sigatoka. Da qui la proposta, al vaglio dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), di bloccare anche le importazioni di banane provenienti da Paesi extra-comunitari e trattate con il mancozeb.
Siamo in una posizione unica per guidare la transizione globale verso sistemi alimentari sostenibili – ha affermato il commissario europeo per la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, ai ministri dell’agricoltura dell’UE. – Le politiche europee devono aiutare ad aumentare gli standard di sostenibilità in tutto il mondo ed evitare accuratamente di esternalizzare in paesi terzi pratiche dannose che noi stessi abbiamo vietato.
La proposta, accolta con favore dalle associazioni ambientaliste e dai ministri dell’agricoltura comunitari, andrebbe però a “pestare i piedi” ai principali produttori di banane e importatori nel nostro continente, che coltivano i frutti in America Latina facendo uso del pesticida tossico. Secondo la testata POLITICO, che è riuscita a visionare documenti inediti, grandi marchi come Del Monte, Chiquita e Dole Foods, riuniti sotto il nome di Alber & Geiger, dipendono dall’uso di mancozeb per rispondere all’enorme domanda di banane proveniente dall’UE e sarebbero fortemente danneggiate dal possibile divieto.
“Se i livelli massimi residui del Mancozeb per le banane diventano inaccettabilmente bassi, le importazioni da Africa, Caraibi, Pacifico, Sud e i paesi dell’America centrale e quindi la disponibilità di banane nell’UE, subiranno un impatto critico. Non c’è pesticida alternativo a Mancozeb per i paesi esportatori e una produzione consistente senza un adeguato controllo delle malattie fungine non è possibile, a causa del fungo Sigatoka Nera che può distruggere più del 50% della resa della pianta. L’UE consuma 6,5 milioni di tonnellate di banane all’anno. L’UE, tuttavia, produce solo il 9% delle banane necessarie. La maggior parte del restante 91% delle banane viene importata dalle regioni tropicali: America Latina (75%) e Africa, Caraibi e Pacifico (16%) dove prolifera la Sigatoka Nera, presente anche in alcune regioni di coltivazione europee come le isole della Guadalupa e della Martinica.
In breve, secondo i produttori di banane più famosi del mondo, con il divieto del fungicida anche nelle banane importate, il 91% della domanda UE rimarrà insoddisfatta, con conseguente aumento significativo dei prezzi per via della fornitura limitata.
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Fonti: POLITICO / Commissione Europea
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