Con lo scoppio della guerra la donna ha lasciato il paese, portando in spalla il suo pastore tedesco anziano che non riusciva più a camminare per 17km
Alisa, 35 anni, è una delle tante donne che in questi giorni ha lasciato l’Ucraina, dirigendosi verso la Polonia con la sua famiglia umana e non, ma la sua storia ha dell’incredibile perché nonostante le difficoltà del viaggio, le paure e tutti i rischi che la ragazza ed i familiari hanno corso, questo non ha impedito lei di fuggire via dal paese percorrendo 17 chilometri con il suo cane Pulya sulle spalle, un pastore tedesco di 12 anni e mezzo che per l’età non riesce a camminare.
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La sua vita prende una triste direzione già il 23 febbraio con la morte del padre al quale, per via dello scoppio del conflitto, non ha potuto dare una degna sepoltura. Già decisa ad abbandonare Kiev dove viveva con suo marito, i figli e Pulya, Alisa era riuscita a pianificare lo spostamento verso la Polonia grazie all’azienda tedesca per cui lavora come programmatrice informatica e con una piccolissima auto era partita verso il confine con la madre, la sorella, i loro due mariti, quattro bambini, Pulya e un altro cane. Nove di loro in un auto, più i due cani, per 16 ore di viaggio, ma non è finita qui.
Una volta essersi avvicinati ad un piccolo villaggio in prossimità del confine polacco, le due famiglie hanno dovuto mettersi in coda tra le infinite file di auto ferme lì da chissà quanto tempo, ma non potendo rimanere a dormire nell’auto e attendere due, tre o quattro giorni, hanno deciso di abbandonare il veicolo e di proseguire a piedi.
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La famiglia si è incamminata alla 4 del mattino con il freddo gelido di questi giorni, ma a rendere il lungo tragitto ancora più complesso vi erano le condizioni di Pulya che non riesce a camminare molto per via dell’età avanzata. Alisa ha preso allora il suo amico a quattro zampe in braccio e se l’è caricato sulle spalle, percorrendo con lui 17 chilometri, dandosi il cambio con suo marito fino al confine dove è stata costretta a salutarlo per via della legge vigente in Ucraina che chiama gli uomini alle armi e vieta loro di lasciare il paese.
Alisa, i bimbi e le altre due donne hanno oltrepassato il confine, insieme ai loro animali e lì hanno realizzato di essere davvero salvi, tutti.
E’ stato un percorso durissimo, tra le montagne ed i fiumi. I miei bambini stavano piangendo per via del freddo, io anche volevo piangere e arrendermi, ma non potevo. Ho chiesto alle auto e alle altre persone di darci una mano con il cane, ma tutti ci dicevano di abbandonarli lì, ma i nostri cani sono parte integrante della nostra famiglia, hanno vissuto con noi momenti felici e tristi”
ha raccontato Alisa a The Guardian, nella sezione dedicata alle storie dei lettori . Le sue foto e il suo racconto ora stanno facendo il giro del mondo.
Lasciare il cane che ha condiviso con lei una vita intera non è mai stata per lei una opzione da prendere in considerazione.
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