I profughi ucraini in lacrime lasciano cani e gatti nei rifugi: “torneremo a riprenderli”

Gli ucraini in fuga dalla guerra stanno lasciando i loro animali nei rifugi nella speranza di poter tornare a riprenderli presto

Chi è in fuga dalla guerra spesso è costretto a lasciare tutto, rinunciando anche agli amici a quattro zampe. In questi giorni sono diversi i profughi ucraini che, in lacrime, stanno affidando i loro cani e gatti ai rifugi gestiti dai volontari.

Per una serie di motivi logistici non possono portarli con loro, ma non hanno affatto intenzione di abbandonarli per strada. Così li portano agli attivisti che accolgono gli animali che gli sfollati non possono più tenere, almeno per il momento. Li lasciano con una speranza nel cuore: quella di poter tornare a riprenderli appena ci sarà un po’ di tregua.

“Quando Oleg e Mikahil, 11 e 6 anni, sono arrivati da Kiev ieri con i loro due Spaniel russi (che di russo hanno solo il nome), erano davvero disperati. I genitori cercavano di farli ragionare. Piangevano quando li hanno lasciati qui. Ma ho promesso: non li darò a nessun altro e quando torneranno riavranno indietro i loro cani – racconta Orest Zalipsky, un attivista impegnato nel rifugio  per animali della città di Leopoli, ai microfoni del Corriere della Sera. – Arrivano in tanti con cani, gatti, pappagalli.

I due bambini, che dovevano raggiungere la Polonia con le loro famiglie, hanno lasciato ad Orest tutti i loro risparmi che avevano messo da parte per realizzare il loro desiderio di fare una vacanza al mare. Di fronte al dramma hanno deciso di rinunciare al loro sogno e di darli al rifugio affinché possa prendersi cura dei loro amati amici a quattro zampe e degli altri animali che ne hanno bisogno.

A Leopoli sono una 30ina i volontari che stanno aiutando le persone che non possono portare con sé i loro animali domestici. Chi può li porta con sé in treno o nei furgoni. In Ucraina vi sono anche diversi attivisti italiani – tra cui quelli della LAV – che stanno pensando agli animali rimasti tra le macerie della guerra. Ieri gli attivisti della LAV sono riusciti a portare in salvo 9 cani, rimasti abbandonati in un canile al confine tra l’Ucraina e l’Ungheria. I pelosetti rischiavano di morire di fame e di freddo, ma adesso sono al sicuro e presto saranno trasferiti in Italia in attesa di adozioni.

L’associazione è già pronta ad accogliere anche le famiglie ucraine in arrivo in Italia con i loro cani e gatti.

Abbiamo già 10 sedi attive sul territorio, che insieme alla nostra Unità di Emergenza sono pronte a fornire assistenza alle persone in arrivo in Italia con animali al seguito, – spiega la LAV – e stanno allestendo per loro dei kit di prima necessità contenenti cibo, sabbietta, ciotola, salviette, e cassetta per i bisogni per i gatti e cibo, guinzaglio, pettorina, sacchetti per i bisogni e salviette per i cani.

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Fonte: Corriere della Sera /LAV

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