100 anni nasceva Pier Paolo Pasolini, scrittore, regista, drammaturgo, simbolo indelebile di una cultura italiana del Novecento piena di tormenti, quella che va dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Settanta
Era il 5 marzo 1922 quando a Bologna nacque Pier Paolo Pasolini, autore controverso, sperimentatore di linguaggi e stili, e a tratti un artista scandaloso per un’Italia poco pronta a un simile intellettuale. Forse per quella sua eccellente abilità di spaziare dalla letteratura al cinema, dal teatro al giornalismo alla poesia.
“Maledetto”, si disse anche, per una vita che in molti ritenevano dissoluta e per le circostanze di una morte tragica. Pasolini fu infatti assassinato all’Idroscalo di Ostia nella notte tra il 1° e il 2 novembre del 1975: un omicidio la cui dinamica non è mai veramente venuta a galla.
“Maledetto”, forse anche per quella sua propensione alla dimensione del sacro, tanto che probabilmente il suo Vangelo secondo Matteo è il più bel film mai girato sulla vita di Gesù.
Il linguaggio e le idee di Pasolini, così come l’intera sua vita, hanno continuamente messo alla prova convenzioni consolidate, provocando polemiche che non di rado gli sono costate emarginazioni ed esclusioni. La sua voce, che voleva mettere in guardia sulle ambivalenze del progresso e della contemporaneità, che intendeva segnalare i possibili impoverimenti per l’umanità, travestiti da maggiori ricchezze, rappresenta tuttora una testimonianza su cui riflettere, ha detto stamattina in un messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La programmazione Rai
Rai Movie dedica oggi sabato 5 marzo, in occasione dei cent’anni dalla nascita, un importante omaggio alla figura di Pier Paolo Pasolini.
Il canale 24 del digitale terrestre propone una serata dedicata alla cosiddetta “Trilogia della vita” partendo alle 22.45 con Il Decameron, una reinvenzione di alcune novelle del Boccaccio che PPP ambienta a Napoli, accentuando le caratteristiche plebee e furfantesche dei personaggi e colorendone le sfrenatezze sessuali. Fu Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1971.
A seguire alle 00.30 I racconti di Canterbury. Pasolini riporta le famose raccolte di novelle del ‘300 nell’Inghilterra di Geoffrey Chaucer con i suoi pellegrini sulla via dell’abbazia di Canterbury per onorare la tomba di San Thomas Beckett. Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1972.
A chiudere la serata Il fiore delle Mille e una notte. La versione pasoliniana della saga quattrocentesca delle Mille e una Notte è un intreccio di storie, narrazioni e racconti sull’amore in tutte le sue forme. Premio Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 1974.
Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative – La mostra a Bologna
A cura di Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi, Gian Luca Farinelli, una mostra dedicata al grande intellettuale in programma fino al 16 ottobre 2022 al Sottopasso di Piazza Re Enzo di Bologna.
Dalla pittura, che imparò ad amare tra i banchi dell’Università di Bologna agli inizi degli anni Quaranta, al cinema, che lo vide protagonista di una meravigliosa stagione negli anni Sessanta e Settanta. I capolavori dell’arte medievale e rinascimentale rivivono nel cinema di Pier Paolo Pasolini, sono riferimento visivo costante delle sue inquadrature, fonti d’ispirazioni o financo tableaux vivant. Le Folgorazioni figurative furono quelle che illuminarono lo sguardo del giovane Pasolini, quelle che la mostra realizzata dalla Cineteca di Bologna ricostruisce mettendo a confronto le immagini della grande tradizione pittorica e quelle dei film di PPP, lungo un percorso cronologico che va dall’esordio di Accattone nel 1961 all’ultimo, postumo, Salò del 1975.
Promossa dalla Cineteca di Bologna, nell’ambito delle celebrazioni del Comune di Bologna e di quelle del Comitato nazionale per il Centenario della nascita di Pasolini, con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il sostegno del Ministero della cultura e della Regione Emilia-Romagna, la partnership con Tper (con cui è realizzata la galleria di vetrofanie che ritraggono Pasolini esposte nelle pensiline della città) e Trenitalia Tper, e curata da Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli, la mostra Pier Paolo Pasolini.
Folgorazioni figurative sarà aperta al pubblico dal 1° marzo al 16 ottobre (con visite guidate a cura di Bologna Welcome, mentre quelle per le scuole saranno a cura del progetto Schermi e Lavagne della Cineteca di Bologna), inaugurando così i nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo (la cui riqualificazione è stata resa possibile grazie ai contributi POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 Asse 6 Città attrattive e partecipate, nell’ambito del progetto dei Laboratori aperti del Comune di Bologna), nel cuore di Bologna.
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