Germana Carillo Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia. È la più grande d'Europa
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Ore di paura e angoscia stanotte, quando i russi hanno colpito e incendiato la centrale nucleare a sei reattori della città di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, evocando lo spettro Chernobyl. Ora sarebbe stata chiusa in sicurezza.
Secondo la segretaria all’Energia degli Stati Uniti, Jennifer Granholm, i sei reattori della centrale nucleare ucraina sono infatti “protetti da robuste strutture di contenimento”. Ma è inevitabile che rimanga comunque il terrore di una fuga di radiazioni, date le immagini decisamente raccapriccianti.
La notizia dell’attacco era stata data dal sindaco di Energodar, Dmitry Orlov, e poi confermata dalla centrale.
Mayor of #Energodar Dmitry Orlov urged to immediately stop shelling the nuclear power plant pic.twitter.com/HMZXJf1cLb
— NEXTA (@nexta_tv) March 3, 2022
Da quel momento sono partiti gli appelli a cessare i combattimenti attorno alla centrale, dallo stesso Governo ucraino all’agenzia atomica dell’Onu (Aiea), dal presidente Usa Joe Biden, che ha parlato al telefono con Zelensky, e il premier britannico, Boris Johnson, che ha annunciato di voler convocare d’urgenza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
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Dopo circa due ore, i pompieri sarebbero riusciti raggiungere l’impianto e a spengere l’incendio. La sicurezza della centrale atomica “è stata ripristinata”, ha quindi dichiarato un comandante militare locale ucraino. Poi la certificazione della stessa Aiea, secondo cui “le attrezzature essenziali” della centrale colpita non “sono state compromesse dall’incendio” e che non ci sono state fughe radioattive.
I just spoke with Ukraine’s energy minister about the situation at the Zaphorizhizia nuclear plant. Russian military operations near the plant are reckless and must cease. 1/
— Secretary Jennifer Granholm (@SecGranholm) March 4, 2022
Usare come arma il “terrore nucleare” colpendo una centrale atomica mette in ginocchio davvero tutti.
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