Minaccia nucleare: perché tutti stanno comprando compresse allo iodio

La paura che il conflitto in Ucraina degeneri in una guerra nucleare sta portando migliaia di europei a fare scorte di pillole allo iodio, ma è una corsa senza senso

La fine del conflitto in Ucraina appare sempre più lontana. E da quando il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di fare ricorso alle armi nucleari (dando il via all’attivazione del sistema di deterrenza nucleare) e i russi hanno occupato Chernobyl, i cittadini di diversi Paesi d’Europa sono in preda ad una vera e propria psicosi. In Belgio, Scandinavia, in Francia e altri Stati è iniziata una corsa spasmodica all’acquisto di pillole di iodio per proteggersi dalle radiazioni. Migliaia di persone si stanno riversando nelle farmacie delle loro città, costringendo farmacisti e autorità a intervenire per tranquillizzare la popolazione.

Soltanto lo scorso giovedì sono state venduta 1500 scatole di pillole di iodio in tutto il Belgio (dove sono ancora attivi sette reattori nucleari che resteranno in funzione fino al 2025), come segnalato dall’Associazione nazionale dei farmacisti. Mentre lunedì la domanda ha sfiorato quota 3omila confezioni.

Leggi anche: La paura di una guerra nucleare e la ricerca frenetica degli italiani di rifugi antiatomici (De Crescenzo ce lo aveva detto!)

Una situazione simile si sta verificando anche in Francia, in particolare nelle Lande. “Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un aumento delle richieste di compresse di iodio in farmacia “spiega Jean Wattier, consigliere dell’Ordine dei farmacisti della Nuova Aquitania, aggiungendo che però la corsa in farmacia è inutile perché nelle Lande queste pillole non possono essere acquistate. I farmacisti sono autorizzati a distribuirli in caso di reale pericolo, soltanto ai due milioni di francesi che vivono a circa 20 km di distanza da una centrale nucleare.

La paura di un eventuale attacco nucleare dilaga pure nei Paesi Scandinavi e in Lussemburgo. In quest’ultimo è intervenuto il ministero della Salute pubblicando un comunicato in cui si ricorda che l’assunzione di ioduro di potassio “è indicata esclusivamente in caso di incidente in una centrale nucleare e su indicazione delle autorità”.

Il ministero ha ribadito che le pastiglie “possono ridurre o impedire l’assorbimento dello iodio radioattivo-131. Tale misura di protezione può rivelarsi necessaria a seconda della gravità dell’incidente e delle condizioni meteorologiche fino a distanze di poche decine di chilometri.”

Perché la corsa alle pillole di iodio è inutile

Ma quella a cui stiamo assistendo è solo psicosi o le pillole di iodio possono essere davvero utili in caso di una guerra nucleare?

In realtà la pillola può servire se lo iodio radioattivo viene rilasciato nell’aria, a saturare la ghiandola tiroidea, in modo da prevenire l’assorbimento di iodio radioattivo e ridurre il rischio di cancro alla tiroide.

Tuttavia, come spiegato dall’Agenzia federale belga per il controllo nucleare, “le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive dalle quali, in caso di emergenza, è necessario ripararsi. Inoltre l’uso delle compresse è raccomandato solo per le persone in determinate fasce d’età. In caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni, in particolare i più piccoli, sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori. Lo stesso vale per le donne in gravidanza o in allattamento, mentre gli adulti dai 18 ai 40 anni hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla tiroide. Il rischio si abbassa ulteriormente per gli over 40, rendendo l’uso delle compresse controproducente e persino potenzialmente tossico.”

L’assunzione delle pillole è assolutamente da evitare. Ed è bene sottolineare che lo ioduro di potassio può esporre al rischio di disfunzioni della tiroide. Nel frattempo, mentre in Belgio e in altri Paesi europei continua la folle corsa all’acquisto di queste compresse, in Italia è boom di richieste di rifugi antiatomici. Insomma. Mentre in Ucraina prosegue la sanguinosa guerra, nel resto d’Europa dilaga la follia causata da paure (spesso ingiustificate)…

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonti: Agence fédérale de Contrôle nucléaire (AFCN) /France.Bleu

Sulla guerra in Ucraina leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook