I dati parlano chiaro: le stufe a legna hanno un impatto devastante sul clima, inquinando più del traffico cittadino inglese
Contrariamente a quanto si possa pensare, le stufe a legna non sono affatto ecologiche anzi rappresentano un pericolo enorme per l’ambiente e per le salute delle persone che le hanno in casa e a rivelarlo sono i dati allarmanti raccolti dal governo del Regno Unito che mostrano come le emissioni di inquinanti nell’aria in tutto il paese provengono per un buon 17% dalla combustione della legna nelle abitazioni inglesi.
Seppure questa percentuale possa sembrare innocua, paragonata all’inquinamento del traffico che ammonta al 13%, si rivela essere nettamente superiore in quantità di impatto ambientale: bruciare la legna inquina perciò più dello smog prodotto dal trasporto cittadino. La combustione rilascia nell’aria i particolati costituiti da una varietà di composti chimici, alcuni di questi potenzialmente tossici. Queste minuscole particelle – in particolare le PM2,5 ossia i particolati inferiori a 2.5 micrometri – vengono inalate o ingerite, venendo trasportate dagli agenti atmosferici, e danneggiano a lungo andare gli organi del nostro corpo.
Le ripercussioni che queste hanno sulla salute umana avevano spinto il Governo a prendere di petto il problema della combustione domestica delle stufe a legna e limitarne le emissioni, oggi si è passati infatti da un 38% ad un 17%. Nel corso di 30 anni, dal 1990 al 2020, anche le emissioni prodotte dalle industrie manifatturiere e chimiche si sono ridotte, ma l’inquinamento delle PM2,5 nell’aria prodotto dalla combustione del legno era aumentato di un terzo dal 2010 al 2020.
Se da un lato si assiste ad una diminuzione dell’uso del carbone, dall’altro però aumenta “l’inquinamento da legna”, come dimostrano i dati.
Il rapporto pubblicato dal Governo ha condotto dei test in laboratorio sulle stufe a legna e fornito informazioni aggiornate sull’uso delle suddette in 50.000 famiglie inglesi, rendendo noto che
anche dopo questa revisione, l’uso domestico di combustibili solidi è una delle due principali fonti di inquinamento da particelle nel Regno Unito, proveniente da appena l’8% delle case del Regno Unito”
come asserisce l’esperto Gary Fuller dell’Imperial College di Londra nonché membro della commissione governativa per la qualità dell’aria.
Fonte: GOV.UK
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