Il conflitto russo-ucraino si sta inevitabilmente ripercuotendo anche sul costo dell'energia e delle materie prime, questo potrebbe portare all'aumento di alcuni prodotti, tra cui la passata di pomodoro
Il costo di tante materie prime sta aumentando così come quello dell’energia e quanto sta accadendo in Ucraina potrebbe dare la cosiddetta “botta di grazia” alla lievitazione nei prezzi di diversi prodotti che andranno a pesare sempre più sulle famiglie.
Vi abbiamo già parlato dell’aumento del prezzo del grano e di conseguenza dei prodotti correlati, (Leggi anche: Il conflitto russo-ucraino fa “lievitare” il prezzo del grano nell’area Euro: 344 euro a tonnellata) problema di cui in realtà si iniziava a parlare già prima di questo nuovo conflitto.
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Ma la guerra in corso sta influendo anche sui costi di un altro prodotto che tutte le famiglie italiane acquistano e utilizzano ogni giorno: la passata di pomodoro. In che modo? Il problema sta soprattutto nel rincaro dell’energia che inevitabilmente si ripercuote su tutta la filiera.
Come sottolinea Coldiretti in un comunicato:
Il problema vero è il costo dell’energia che è esploso ed ha colpito tutte le attività produttive, dal gasolio per il trattore necessario alle semine al riscaldamento delle serre fino al prezzo dei concimi per garantire fertilità ed aumentare la produzione che è balzato del 170%.
Energia e materie prime hanno prezzi decisamente più alti che si ripercuotono sui costi di produzione del cibo ma anche sul confezionamento:
Dalla plastica per i vasetti all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.
In pratica, siamo di fronte ad un paradosso: paghiamo più per la bottiglia che per il pomodoro che contiene.
Il risultato è che, per quanto riguarda le passate di pomodoro da 700 ml in vendita in media ad 1,3 euro, il prezzo è così suddiviso:
- 53% per la distribuzione commerciale
- 18% sono i costi di produzione industriali
- 10% è il costo della bottiglia
- 8% è il valore riconosciuto al pomodoro
- 6% ai trasporti
- 3% al tappo e all’etichetta
- 2% per la pubblicità
Coldiretti sottolinea che:
Per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi.
Considerando tutto questo, non dobbiamo stupirci più di tanto se andando al supermercato, scopriamo che la passata che solitamente acquistiamo è aumentata di prezzo.
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Fonte: Coldiretti
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