Rosita Cipolla I russi sono ormai alle porte di Kiev. All'alba diversi missili hanno preso di mira diversi edifici, tra cui alcuni residenziali
@Reuters
Seconda giornata di combattimenti e tensioni in Ucraina. Durante la notte centinaia le famiglie ucraine che, in preda alla disperazione, hanno deciso di rifugiarsi nella stazione metropolitana di Kiev per non essere colpite. Le immagini che arrivano dalla capitale sono desolanti.
🇷🇺🇺🇦| Hundreds of people now spend the night in the Kiev Metro as well as in bomb shelters that have not been used since World War II due to fears of bombing in the capital, a tense night in which very few can sleep. pic.twitter.com/4GMelUi7jp
— The Hour 25 📰 (@TheHour_25) February 24, 2022
Questa mattina all’alba Kiev è stata colpita dai missili russi, finiti anche su edifici residenziali.
Ukrainian forces downed an enemy aircraft over Kyiv in the early hours on Friday, which then crashed into a residential building and set it on fire, an adviser to the interior minister said https://t.co/mbJEueJR4c pic.twitter.com/kNvSDU8zdF
— Reuters (@Reuters) February 25, 2022
Ad essere preso di mira pure l’aeroporto di Rivne. E dopo aver conquistato Chernobyl ieri sera, l’esercito russo si avvicina sempre più alla capitale Kiev. In base a quanto riferito dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky , alcuni “sabotatori” sarebbero già entrati nella città.
Secondo le nostre informazioni, i nemici mi ha individuato come obiettivo numero 1 e la mia famiglia, come obiettivo numero 2. – fa sapere il leader ucraino – Vogliono distruggere politicamente l’Ucraina distruggendo il capo di stato. I gruppi di sabotaggio nemici sono entrati a Kiev. Resto nella zona del governo insieme ad altri.
In un video diffuso questa notte il presidente ha poi lamentato il fatto di essere stato lasciato solo in questa guerra.
“Chi è pronto a combattere con noi? Io non vedo nessuno Chi è pronto a dare all’Ucraina la garanzia di un’adesione alla Nato? Tutti hanno paura” ha commentato, chiedendo un supporto internazionale efficace.
https://www.facebook.com/zelenskiy.official/posts/3018024751781214
Il bilancio delle vittime del conflitto cresce di ora in ora. Finora sarebbero almeno 137 i morti tra militari e civili e oltre 300 i feriti. Ma questi numeri sono destinati a crescere.
Tra le vittime anche due insegnanti, uccisi durante i bombardamenti su una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, come riferito dal sindaco Ivan Prikhodko.
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