Scoperti due focolai di aviaria in due allevamenti della provincia di Prato, dove sono poi stati abbattuti tutti i polli per contenere la diffusione del virus
Non si arrestano i casi di influenza aviaria in Italia. Anzi continuano a galoppare. Proprio in questi giorni sono stati scoperti due nuovi focolai negli allevamenti avicoli. Questa volta sul territorio della Toscana, in provincia di Prato: uno a Vernio, l’altro a Montemurlo. I gestori dei due stabilimenti si sono insospettiti a seguito di alcuni decessi improvvisi dei polli allevati. Le carcasse sono poi state esaminate dagli Istituti zooprofilattici di Firenze e Pisa, che hanno poi confermato la presenza del virus. E, come da prassi, i polli sono stati abbattuti.
A seguito della scoperta, il dipartimento di veterinaria dell’Asl Toscana Centro ha emesso un’ordinanza con una serie di restrizioni per contenere l’influenza ed è stata istituita una zona di sorveglianza entro un raggio di 10 km, dove non sarà possibile trasferire pollame e altri volatili.
Ora è importante che gli allevatori e le aziende commerciali di pollame e altri volatili in cattività rispettino scrupolosamente delle misure disposte dalla Usl per evitare la diffusione dell’influenza aviaria. – ribadiscono Simone Calamai e Giovanni Morganti, i due sindaci dei comuni di Montemurlo e Vernio – Inoltre, è importante sottolineare che se dovessero presentarsi casi simili (morte improvvisa di pollame o volatili in cattività) è necessario avvertire prontamente il servizio veterinario dell’Usl. Vogliamo, infine, tranquillizzare i cittadini circa il rischio zoonostico, cioè di trasmissione del virus dall’animale all’uomo che, come più volte affermato dal servizio veterinario della Usl e confermato dal dottor Luca Cianti, direttore dell’Area Sanità pubblica veterinaria, è molto remoto e rarissimo, inoltre non è mai stato registrato un passaggio da uomo a uomo.
Soltanto lo scorso fine settimana abbiamo riportato la notizia relativa a un altro focolaio, scoppiato in un allevamento della provincia di Pavia, dove sono state abbattute oltre 4500 anatre. Finora le Regioni più colpite dal virus sono state il Veneto e la Lombardia, ma adesso l’aviaria inizia a far paura e miete vittime tra polli e altri animali anche in Toscana.
Fonte: Amministrazioni della Città Metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia
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