Come comunicato dai medici, il piccolo siriano è in buone condizioni e nei prossimi giorni sarà trasferito ad un centro specialistico a Budrio
La sua foto in braccio al padre, mutilato dai bombardamenti in Siria, ha fatto il giro del mondo è ha scatenato un’incredibile ondata di solidarietà. Il piccolo Mustafa, sei anni appena, è nato senza braccia né gambe a causa della tetra-amelia, una malattia congenita provocata dai farmaci che sua madre Zeynep ha dovuto assumere dopo aver inalato gas nervino rilasciato in guerra.
Ma proprio grazie alla foto che lo ritrae sorridente, nonostante tutto, fra le braccia del padre, Mustafa ha potuto raggiungere il nostro Paese e dare avvio ad un percorso sanitario e riabilitativo che si concluderà quando gli verranno impiantate protesi in sostituzione agli arti mancanti.
Oggi il piccolo è stato sottoposto ad un primo complesso intervento chirurgico presso il Policlinico Le Scotte di Siena dall’equipe del professor Merio Messina: l’intervento è durato circa tre ore, ma il bambino ha risposto positivamente e, secondo quanto comunicato dai medici, sta bene e presto sarà dimesso. Nei prossimi giorni Mustafa sarà trasferito al Centro Specialistico di Budrio, dove proseguirà il percorso di cura.
L’ospedale è un luogo di cura e di accoglienza – dichiara il professor Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese – per tutti i pazienti e, in particolare, la nostra attenzione per i bambini è sempre massima. La storia del piccolo Mustafà ha colpito tutti noi, rendendo ancora più evidenti e facendoci toccare con mano le terribili conseguenze delle guerre. E’ una grande gioia per noi fare del nostro meglio per contribuire a migliorare le condizioni di salute di Mustafà.
Una bella notizia che scalda il cuore – scrive invece sulla propria pagina Facebook il governatore della Toscana, Eugenio Giani. – Il piccolo Mustafà, il bambino siriano di 6 anni accolto nella nostra regione, è stato operato con successo alle Scotte di Siena attraverso un complesso intervento di chirurgia pediatrica. Sono davvero orgoglioso delle donne e uomini del nostro sistema sanitario, oggi più che mai, perché questa accoglienza e cure dimostrano cosa è la Toscana.
L’intervento di oggi segna senza dubbio l’inizio di un nuovo percorso nella vita di Mustafa e della sua famiglia. Come italiani, siamo contenti che il piccolo possa iniziare a immaginare un futuro diverso, lontano dai bombardamenti e dalle atrocità della guerra, proprio nel nostro Paese.
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Fonti: ANSA / Siena News
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