Mentre pensa ad una strategia difensiva, il governo invita tutti i cittadini a non lasciare le proprie case per scongiurare il rischio di incidenti
Il Regno Unito sta vivendo l’ondata di maltempo più terribile degli ultimi trent’anni. Dopo la tempesta Dudley, che si è scatenata nei giorni scorsi e che ha colpito parti della Scozia, dell’Inghilterra settentrionale e dell’Irlanda del Nord, è la volta di Eunice che in queste ore si sta abbattendo su tutta l’isola.
Per la seconda volta da quando la nuova classificazione degli eventi atmosferici è entrata in vigore, ormai undici anni fa, il governo ha dichiarato l’allarme rosso (la prima volta era stato nel 2018, in occasione della tempesta Arwen): questo segnala il rischio di sradicamento alberi, di crollo dei tralicci dell’energia elettrica e di detriti volanti che potrebbero rappresentare un pericolo per l’incolumità dei residenti.
Raffiche di venti a forte velocità hanno provocato sradicamento di alberi, interruzioni di corrente elettrica, disagi alla viabilità con la cancellazione di numerosi voli, la chiusura di ponti e del porto commerciale di Dover, nonché consistenti ritardi nel trasporto ferroviario. Scuole chiuse e l’importante sollecitazione, da parte delle autorità, di rimanere nelle proprie case e di limitare al minimo le occasioni di uscita. I danni maggiori si sono registrati soprattutto nel sud-ovest dell’Inghilterra e nel sud del Galles; nelle altre regioni del Paese resta l’allarme di alluvione, ma la preoccupazione è minore.
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Le autorità sono già in stato di allerta e pienamente operative per tentare di arginare i danni e tutelare la sicurezza della popolazione; vengono inoltre monitorati i livelli d’acqua di laghi e corsi d’acqua, per prevenire l’eventuale rischio di inondazione. Inoltre, proprio in queste ore, si sta riunendo a Downing Street il Comitato per le Urgenze Nazionali, per prendere decisioni in merito alla gestione di questa emergenza.
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Fonte: BBC