Questo è il peggior olio vegetale per il colesterolo ed è presente nella maggior parte dei tuoi cibi preferiti

Gli oli non sono tutti uguali e uno studio ha identificato quello maggiormente pericoloso per i livelli di colesterolo

Se soffri di colesterolo alto, saprai che anche l’olio ha la sua importanza in cucina e che dovresti sceglierne uno a basso contenuto di grassi saturi. La scienza non solo ha confermato il ruolo dei cosiddetti Trans nei livelli di colesterolo, ma ha rivelata anche quale ne contiene di più e, purtroppo, è un ingrediente presente ormai praticamente nella maggior parte dei prodotti che troviamo sugli scaffali.

Fare attenzione al tipo di olio utilizzato in cucina o per preparare gli alimenti che consumiamo ogni giorno può essere fondamentale per mantenere i propri livelli di colesterolo nella norma. Il colesterolo alto è infatti una delle peggiori minacce per la salute del cuore, poiché porta alla formazione di depositi localizzati di materiale grasso che possono bloccare il flusso di sangue nei vasi sanguigni. Come sappiamo, tra i rischi più gravi che questa condizione può causare ci sono lo sviluppo di malattie cardiache o il pericolo di ictus. (Leggi anche: Colesterolo alto: questa “barretta di cioccolato efficace quanto i farmaci” per abbassarlo)

Diversi studi ci confermano che l’olio di palma è uno degli oli peggiori per i livelli di colesterolo perché è ricco di grassi saturi (45-50%). Scopriamo il perché.

Perché l’olio di palma è pericoloso per i tuoi livelli di colesterolo

Secondo le statistiche fornite dall’ISTAT, circa il 7% dell’intera popolazione italiana ha livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) al di sopra dei 190 mg / dl, ossia valori molto elevati. Una delle soluzioni più semplici per gestire i livelli di colesterolo è fare attenzione alla propria dieta.

Uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition ha scoperto che, rispetto agli oli vegetali a basso contenuto di grassi saturi, il consumo di olio di palma ha aumentato significativamente i valori di colesterolo LDL. L’Harvard Health School mette in guardia dall’olio di palma, dal burro, dalle carne rossa e dai gelati poiché presentano grassi saturi dannosi per la nostra salute e ne raccomanda un consumo moderato.  La soluzione migliore sarebbe sostituire olio di palma, carne rossa e burro con pesce, fagioli, noci e altri oli sani (come, per esempio, il comune olio extravergine di oliva).

Un’analisi del 2018 del Journal of Lipid Research suggerisce alternative più salutari all’olio di palma, tra cui gli oli di semi come di girasole o di lino, che riuscirebbero anche ad abbassare i livelli di colesterolo.

Purtroppo, l’olio di palma è estremamente diffuso nelle grandi industrie perché ha un bassissimo costo di produzione, è resistente alle diverse temperature, può essere utilizzato negli alimenti a lunga durata ed è insapore. Ci sono poi diverse varietà di olio di palma con proprietà molto differenti, tra cui:

  • Olio di palma grezzo rosso (puro e ricco di proprietà);
  • Olio di palma raffinato (con il 50% di grassi saturi);
  • Palmisto (85% di grassi saturi).

Il tipo di olio che si trova nei biscotti nelle merendine è il palmisto, il più pericoloso per la salute del nostro sistema cardiovascolare. Per questo motivo bisognerebbe optare per quei prodotti in cui l’olio di palma viene sostituito da olio di girasole, altri grassi o anche da olio extra vergine d’oliva, oppure acquistare alimenti palm oil free sempre più diffusi nei supermercati.

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Fonti: Journal of Nutrition / Harvard Health School / Journal of Lipid Research

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