Il mistero dell'”influenza russa”: forse era un coronavirus (e può rivelarci la fine della pandemia)

Russia: a fine Ottocento una pandemia durata 6 anni decimò la popolazione, essendo probabilmente una prima forma di Covid

Nel maggio del 1889 una misteriosa malattia respiratoria scoppiò nell’Impero russo, diffondendosi poi in tutto il globo e perdurando per anni, 6 per l’esattezza. Quella che passò alla storia come “influenza russa” oggigiorno potrebbe essersi generata da un coronavirus pandemico, proprio come il virus SARS-CoV-2. 

Per comprendere le analogie con il Covid-19 bisogna prima di tutto osservare il focolaio della malattia russa e come questa si sia trasmessa all’uomo. Il primo contagio avvenne lungo la colossale Via della seta, luogo di scambi commerciali tra Imperi, crocevia di popoli e culture dove spezie, tessuti oggetti preziosi e bestiame venivano acquistati e venduti. Ed è proprio dal bestiame, soggetto a patologie respiratorie che costringevano gli allevatori non di rado ad abbattere gli animali, che secondo gli esperti si sarebbe diffuso il virus che mise in ginocchio l’Europa nel XIX secolo, trasformandosi in una pandemia.

Gli agenti patogeni, apparentemente identificati con un primo confronto con l’influenza spagnola, furono rivisti quando emerse successivamente l’ipotesi del contagio bestiame-uomo provocato da un coronavirus e tutt’oggi su questa teoria alla base dell’influenza russa indagano molti studiosi internazionali anche perché tra l’influenza russa ed il Covid-19 vi sono molti parallelismi e sintomi in comune: perdita di olfatto e gusto, dolori e difficoltà respiratorie. Anche all’epoca scuole ed esercizi furono chiusi per il numero di infetti che aumentava senza tregua.

Tra gli scienziati a favore di questa tesi vi sono i docenti universitari Jeffery Taubenberger e John Oxford che stanno conducendo delle ricerche su campioni di tessuto polmonare del periodo dell’influenza russa per potere verificare quanto sostengono.

Se dovessero riuscire ad isolare il coronavirus della pandemia ottocentesca, gli esperti potrebbero capire meglio come influenza russa si sia conclusa e come sia passata da una epidemia mondiale ad un banale raffreddore, proprio come sembrerebbe star avvenendo per la SARS-CoV-2. Questo consentirebbe di proiettare un andamento della malattia e delle misure più concrete per debellarla.

Fonte: New York Times

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