L’abbraccio tra un atleta russo e uno ucraino a Pechino è un inno alla pace

Il commovente abbraccio tra l'atleta ucraino Abramenko e il russo Burov lancia un potete messaggio di pace al mondo

In periodo complicato in cui soffiano venti di guerra tra Mosca e Kiev, alle Olimpiadi invernali di Pechino l’atleta ucraino Oleksandr Abramenko, medaglia d’argento, e il russo Ilia Burov, medaglia di bronzo, hanno compiuto un gesto apparentemente semplice ma rivoluzionario: si sono stretti in un emozionante abbraccio al termine della finale di freestyle skiing di ieri.

Dopo essersi salutati e aver scambiato alcune battute e dei sorrisi, Abramenko e Burov si sono abbracciati sia subito dopo la gara che al momento della premiazione, quando hanno celebrato le loro conquiste sportive sul podio insieme al cinese Qi Guangpu, che ha conquistato l’oro nella specialità dello sci acrobatico.

I due sono stati immortalati uniti in un abbraccio proprio come farebbero due amici. Per l’Ucraina quella di ieri è stata la prima medaglia ai Giochi olimpici invernali di Pechino. La scena dei due giovani campioni euforici e solidali l’uno con l’altro è una delle più toccanti di queste Olimpiadi, un inno alla solidarietà e un monito contro alla guerra.

Una foto da incorniciare, che vale più di mille medaglie e che lancia un potente messaggio di pace a tutto il mondo. Perché se gli interessi politici ed economici dividono, lo sport è un collante che riesce ad unire in maniera sorprendente.

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Fonte: Beijing 2022

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