Cibo umido per gatti: confezioni ridotte e prezzi più alti, è la shrinkflation

Le bustine di cibo umido per gatti stanno passando da 100 ad 85 grammi, un fenomeno noto come shrinkflation che riguarda diversi prodotti

Se avete gatti probabilmente vi sarà capitato di acquistare quelle bustine di cibo umido, vendute sia nei piccoli negozi che nelle grandi catene di alimenti e prodotti per animali. Forse però non vi siete accorti che recentemente le confezioni di alcune marche sono state ridotte da 100 grammi a 85 grammi.

Parte dalla Francia la segnalazione di un importante cambiamento che riguarda il cibo per animali e in particolare il cibo umido in gelatina per gatti. La rivista 60 Millions de Consommateurs ha raccolto le testimonianze di alcuni consumatori che si sono accorti del cambiamento nel peso delle bustine che, nel caso di alcune marche, ad oggi sono disponibili da 85 grammi mentre prima erano da 100 grammi.

Il prezzo, in proporzione, non è conveniente, come evidenzia una delle segnalazioni arrivate alla redazione francese che riguarda il prodotto di Purina Felix Tendres in gelatina, in Italia conosciuto come Le Ghiottonerie:

La scatola da 12 x 100 g costa in media 3,16 euro al kg, ci scrive. Con la nuova confezione e la stessa composizione, trovo le mie 12 bustine, ma pesano 85 grammi e costano 4,21 euro al kg, con un aumento del 33%.

Un cambiamento che hanno confermato a noi di greenMe persone che si occupano quotidianamente di animali. Dunque anche in Italia la tendenza è quella di ridurre il contenuto delle bustine di cibo umido per gatti, passando dai 100 grammi agli 85 grammi. Una scelta portata avanti da Purina ma anche da Schesir e Trainer Natural, tanto per fare alcuni esempi.

La riduzione della quantità dei prodotti è un fenomeno piuttosto noto (shrinkflation) che non riguarda certo solo il cibo per gatti. Partito dagli Stati Uniti si sta diffondendo un po’ in tutto il mondo coinvolgendo ad esempio i dolci Nestlé di cui vi abbiamo parlato in un precedente articolo. Leggi anche: KitKat, Smarties, Lion: Nestlé ti sta “ingannando” con confezioni più piccole (ma costi aumentati fino al 25%)

Le aziende in questo modo cercano di compensare l’aumento dei costi di manodopera e materiali senza spaventare i clienti. I consumatori, infatti, controllano il prezzo ogni volta che acquistano ma non fanno altrettanto con il peso netto del prodotto e potrebbero quindi non accorgersi del cambiamento.

Le motivazioni delle aziende

Ma tornando al cibo per animali, Royal Canin, una sussidiaria del colosso dei prodotti confezionati Mars Inc., ha affermato di aver ridotto alcune dimensioni dei prodotti “per stare al passo con una domanda senza precedenti” di alimenti per animali domestici durante la pandemia. E sulla scia di questa scelta anche molte altre marche gli sono andate dietro.

La risposta in merito al cambiamento nella grammatura che Purina ha dato alla rivista 60 Millions de Consommateurs riferisce che l’alleggerimento della bustina è stato deciso “al fine di soddisfare al meglio le necessità quotidiane del gatto ed evitare sprechi“. I gatti, quindi, sembrano aver perso un po’ del loro appetito e che il motivo della riduzione delle bustine sia che una parte del prodotto rimaneva all’interno e andava quindi sprecato! Dobbiamo crederci?

Come difenderci dallo shrinkflation

Come sempre il consiglio migliore è quello di leggere bene le etichette di quello che acquistiamo, soffermandoci non solo sul prezzo ma anche sulla quantità, valutando sempre il prezzo al kg e confrontando anche le marche fra di loro.

Quando possibile, inoltre, è bene prediligere i prodotti sfusi.

Inviateci le vostre segnalazioni

Se anche voi acquistate cibo per gatti e vi siete accorti di un aumento dei prezzi a fronte di una quantità minore di prodotto nella singola bustina mandateci le vostre segnalazioni a info@greenme.it.

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Fonte: 60 Millions de Consommateurs

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