Marimo: perché per San Valentino stanno tutti regalando l’alga palla “degli innamorati”

Tutti i miti e le leggende del Marimo, l'alga palla che simboleggia l'amore tra due persone.

Ormai famosa in Italia e nel resto del mondo, l’alga palla conosciuta come Marimo è il regalo green perfetto per San Valentino perché… dura per sempre! (Leggi anche: Marimo: come prendersi cura dell’alga palla giapponese che dura per sempre)

La Cladophora aegagropila è un’alga tipica del Giappone e del nord Europa con una caratteristica forma a palla, conosciuta con il nome giapponese “Marimo” (毬藻 – Mari-Mo ossia Mari, pallina, e Mo, che indica generalmente le piante d’acqua), coniato dal botanico Tatsuhiko Kawakami. All’interno ha una consistenza spugnosa, mentre fuori è ricoperta da un muschio soffice e vellutato. L’alga si presenta con un colore verde brillante e una grandezza media di 6 centimetri, cresce poi molto lentamente e può vivere fino a 200 anni, per questo è perfetta come regalo di San Valentino per simboleggiare i sentimenti che provi per la tua dolce metà.

La leggenda e il simbolismo del Marimo

Si narra che molto tempo fa la figlia di un capo di una tribù che viveva vicino al lago Akan in Giappone si innamorò di un semplice ragazzo comune. Quando i genitori della ragazza si opposero all’unione, i due amanti fuggirono ma caddero tragicamente nelle acque del lago Akan, dove sprofondarono nei suoi fondali. Secondo la leggenda, i due innamorati si trasformarono in due alghe palla di Marimo e per questo oggi è conosciuta come simbolo di amore, affetto e buona fortuna.

È un tesoro nazionale del Giappone ed è conosciuto come “pianta dell’amore”. Il Marimo viene regalato per simboleggiare il vero amore tra due persone: lo devi donare alla persona con cui vorresti passare il resto della tua vita.

Mitologia del Marimo

Pekanbe (castagna d’acqua) fu esiliato dalla divinità del lago Akan, poiché il dio credeva che lo avrebbe contaminato. Pieno di collera, Pekanbe staccò dell’erba, la gettò nel lago e lanciò una maledizione: “diventa alga e inquina le acque di questo lago!”. In una versione più tragica, una ragazza Ainu (tribù indigena del Giappone settentrionale) si gettò nel lago dopo che il suo ragazzo vi morì affogato. Come la coppia della leggenda, anche loro vennero trasformati in due alghe di Marimo.

Spiritualità Ainu

Anche se gli Ainu non tramandano storie sul Marimo, lo considerano come simbolo della natura. Durante gli anni ’40 dello scorso secolo il Marimo si trovava in pericolo di estinzione, la comunità locale decise quindi di creare il Festival del Marimo (che continua ancora tutt’oggi) per sensibilizzare le persone sull’imminente estinzione delle alghe del lago Akan. Il festival è tenuto ogni ottobre per una durata di tre giorni, al termine dei quali un anziano Ainu sale su una barca e restituisce le alghe al lago.

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