La Levi's lancia gli storici modelli in chiave più sostenibile, avendo il loro processo di produzione alti costi per l'ambiente
La Levi’s lancia gli storici modelli in chiave più sostenibile, avendo il loro processo di produzione alti costi per l’ambiente
“Vestiti migliori, scelte migliori, un pianeta migliore” così riporta il sito di Levi’s lanciando la nuova collezione sostenibile che ha a cuore l’ambiente.
Ma le novità riguardano anche i modelli storici della casa di abbigliamento, come gli iconici jeans 501 che verranno prodotti da Levi’s assieme alla compagnia svedese Renewcell che già ricicla materiali di scarto dell’industria, creandone di nuovi. Renewcell riciclerà e tratterà vecchi denim che altrimenti sarebbero stati buttati e li trasformerà infine in un “nuovo” jeans. Un look nuovo, etico per uno dei denim più popolari di sempre in chiave però riciclata.
Esistono metodi consolidati per scomporre chimicamente il legno in cellulosa e per riciclarlo. Noi di Renewcell stiamo modificando la formula per farla funzionare su cotone e viscosa
ha detto il responsabile di Renewcell Harald Cavalli-Björkman.
La storica e colossale azienda che è conosciuta in tutto il mondo anche come ‘la madre dei jeans’ ha inoltre preso parte ad una iniziativa lanciata dalla Ellen MacArthur Foundation, associazione internazionale che collabora a stretto giro con aziende di abbigliamento, ma non solo, per favorire la graduale transizione dei loro prodotti all’economia circolare.
La circolarità – ossia la produzione di capi che possono essere riutilizzati, riciclati e restituiti al Pianeta, essendo compostabili o biodegradabili – non è solamente uno degli indicatori per valutare l’impatto ambientale di una compagnia, ma rappresenta una sfida etica per le aziende ed una risorsa per il futuro della Terra.
E nelle sfide e in questa iniziativa i protagonisti scelti a rappresentare la Levi Strauss & Co sono gli iconici jeans 501, un modello senza tempo che ha soddisfatto a pieno tutti i requisiti della fondazione Ellen MacArthur.
Quanto “costa” davvero un jeans?
L’impatto ambientale della produzione di jeans è sconcertante ed è quanto preoccupa maggiormente studiosi e ambientalisti. Per un solo jeans blu si impiegano più 4.000 litri di acqua dal cotone al prodotti finito e questi corrispondono a circa 33.4 kilogrammi di carbone. Senza contare poi i pesticidi nelle piantagioni di cotone, le sostanze tossiche con cui i jeans vengono trattati, il loro smaltimento e lo sfruttamento della forza lavoro. Tutti punti che l’economia circolare vuole cambiare, così come tante associazioni tra cui la Ellen MacArthur Foundation.
La strada è ancora molto lunga, ma l’impegno preso da Levi’s andrà avanti per aumentare sempre di più la percentuale di cotone riciclato presente nei modelli 501. Questi jeans sono comunque la prova che una modella icona della moda che non tramonta mai possa essere altrettanto eco-friendly e sostenibile, oltre che di tendenza.
Fonte: Ellen MacArthur Foundation
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