L'ordinanza della Regione Liguria intende contrastare la diffusione dell’epidemia di peste suina africana è assolutamente immotivata.
“Macellazione immediata dei suini detenuti all’interno degli allevamenti familiari per autoconsumo previa visita clinica pre e post mortem da parte del servizio veterinario delle Asl (revocate le limitazioni del numero di capi suini macellati per uso familiare) e divieto di ripopolamento per 6 mesi”. Così recita l’ordinanza con la quale la Regione Liguria intende contrastare la diffusione dell’epidemia di peste suina africana. Assolutamente immotivata.
Per scongiurare il diffondersi dell’epidemia, i ministri della Salute, Roberto Speranza, e delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, avevano già firmato in questi giorni un’ordinanza che vieta la caccia in 78 comuni di Piemonte e 36 della Liguria, considerate aree a rischio. Ora, la Liguria vorrebbe l’immediata macellazione o l’abbattimento anche di animali sani, di tutti i maialini vietnamiti, i maiali, i cinghiali salvati da singoli, associazioni.
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Nello specifico, quanto agli allevamenti, ora l’ordinanza della Liguria prevede:
- autoconsumo: macellazione immediata dei suini detenuti all’interno degli allevamenti familiari per autoconsumo previa visita clinica pre e post mortem da parte del servizio veterinario delle Asl (revocate le limitazioni del numero di capi suini macellati per uso familiare) e divieto di ripopolamento per 6 mesi
- allevamenti bradi: abbattimento o macellazione immediata anche dei suini degli allevamenti bradi o semibradi e allevamenti misti (di suini, cinghiali e ibridi) con divieto di ripopolamento per 6 mesi
- allevamenti commerciali: programmazione della macellazione di suini e cinghiali presenti negli allevamenti di tipo commerciale entro 30 giorni, con divieto di riproduzione e ripopolamento per 6 mesi
- esclusivamente il personale autorizzato potrà accedere e percorrere la zona infetta per operazioni di verifica e recupero delle carcasse
Il ricorso al TAR
Ad annunciare un ricorso al TAR è la LAV, che chiede l’immediata sospensione di un’ordinanza che vorrebbe contrastare la diffusione della epidemia di peste suina africana, ma che di fatto è immotivata per la tutela della salute e crudele nei confronti degli animali.
⚠️Incredibile, Presidente @GiovanniToti @RegLiguria
ordina uccisione anche di maiali SANI salvati da cittadini, rifugi, associazioni. Chiediamo ritiro punto sua Ordinanza se no ricorreremo a TAR. Sua decisione è immotivata per sanità e crudele per animali👉https://t.co/ia64lPtPFq pic.twitter.com/KLNEdp1WNT— LAV (@LAVonlus) January 20, 2022
Stiamo già sostenendo una prima cittadina nel genovese, che ha ricevuto una telefonata dal Servizio veterinario locale, con la quale le è stato intimato di portare alla macellazione il maiale da lei salvato, non malato, che tiene in perfette condizioni – scrivono dalla Lav.
Invitiamo tutte le persone nella stessa situazione a non adempiere alla intimazione, tanto più poiché non scritta, e di non permettere l’ingresso di estranei nelle proprietà per far prendere gli animali.
Davvero, insomma, uccidere animali è la strategia vincente per spegnere l’epidemia?
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Fonti: Regione Liguria / LAV
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