14 anni fa un ex militare taiwanese di 84 anni dipinse un intero villaggio per evitare che venisse demolito. Ora, a 98 anni, il pittore è ancora lì, così come il villaggio, che da allora è diventato una famosa attrazione per i viaggiatori.
Rainbow Village, una gruzzolo di piccole case in Taiwan, è un’opera d’arte a cielo aperto, dove gli animali e le figure umane dipinti sui muri colorano il dedalo di vie del paesino. L’artista dell’opera, Huang Yung Fu, per ingannare la noia, iniziò a dipingere i muri di quello che una volta era chiamato “Caihong”, un complesso di case destinate ai militari.
Quando l’uomo seppe che la cittadina, in cui viveva con la moglie, sarebbe stata rasa al suolo, decise che avrebbe colorato non solo alcune parti del villaggio, ma ogni strada, muro e porta. Ora Rainbow Village è un’attrazione turistica riconosciuta a livello internazionale, dove Huang e sua moglie sono gli unici residenti.
Nel 2010, alcuni professori e studenti delle università Ling Tung e Hungkuang si imbatterono per caso nei dipinti e sono rimasti colpiti dalla loro bellezza. Così lo studente Charles Tsai, con la collaborazione della comunità accademica, organizzò la campagna “Save Rainbow Village”, al fine preservare il luogo. Quando l’iniziativa si diffuse, Huang iniziò a essere conosciuto come “Nonno Arcobaleno'”.
La campagna fu un successo e ancora oggi l’area viene conservata come parco artistico. Un valore riconosciuto a livello internazionale, tanto che la Lonely Planet ha definito Rainbow Village come una delle “meraviglie segrete del mondo”.
A causa dei costi di manutenzione del villaggio, il governo ha creato la Rainbow Cultural and Creative Co., un ente che si occupa di restaurare e preservare i murales.
Fonte: Ministero della cultura del Taiwan
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