Secondo una ricerca l'obesità è connessa alla genetica. Questo studio potrebbe aiutare a sviluppare nuove strategie terapeutiche
Secondo una ricerca l’obesità è connessa alla genetica. Questo studio potrebbe aiutare a sviluppare nuove strategie terapeutiche
Un nuovo studio ha contribuito a far luce sui percorsi genetici alla base dell’obesità. I risultati potrebbero aiutare a sviluppare modi più personalizzati, per aiutare le persone sovrappeso a mantenere un peso sano. (Leggi anche: Un massiccio studio sul DNA trova varianti genetiche rare che proteggono dall’obesità)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre quattro milioni di persone muoiono ogni anno a causa del sovrappeso o dell’obesità. Infatti, questa è una delle condizioni più comuni, sulla quale però c’è ancora così tanto da capire, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi biologici ad essa connessi.
Il lavoro è stato sostenuto dal Centro di ricerca biomedica di Guy e St Thomas del National Institute for Health Research (NIHR), ed è lo studio più grande nel suo genere, che ha esaminato la genomica e i livelli dei metaboliti, ossia le molecole prodotte quando il corpo scompone il cibo.
Nello specifico sono stati analizzati 722 livelli di metaboliti circolanti in 8809 soggetti di origine europea. Queste analisi hanno identificato ben 74 regioni genomiche precedentemente sconosciute, che influenzano il modo in cui i corpi delle persone scompongono il cibo in energia. Alcuni dei metaboliti esaminati sono collegati al BMI, Indice di Massa Corporea, e potrebbero dare un’idea di come si sviluppa l’obesità in alcuni individui.
Si tratta di una ricerca molto precoce, ma in futuro questi risultati potrebbero aiutare a sviluppare approcci differenti per aiutare i pazienti obesi a raggiungere e, soprattutto, mantenere un peso sano e nella norma.
Questo studio è la ricerca su più ampia scala condotta fino ad oggi, e i suoi risultati migliorano la conoscenza sui meccanismi genetici che controllano il metabolismo umano, e i risultati hanno un grande potenziale per identificare nuovi bersagli e sviluppare nuove strategie terapeutiche.
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Fonte: MDPI
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