Dopo anni di lotte in tribunale e battaglie per i diritti civili, finalmente arrivano i primi impegni concreti da parte del governo canadese
Dopo anni di lotte in tribunale e battaglie per i diritti civili, finalmente arrivano i primi impegni concreti da parte del governo canadese in favore delle popolazioni indigene
Questa settimana il Governo canadese ha annunciato un maxi-fondo di 40 miliardi di dollari canadesi (circa 28 miliardi di euro) da destinare alla nascita di una nuova politica inclusiva ed attenta nei confronti delle popolazioni indigene, nonché al risarcimento delle famiglie indigene discriminate negli anni. Ad annunciarlo è stata la Ministra per i Servizi indigeni, Patty Hajdu. Questi accordi arrivano a quasi quindici anni dalla denuncia sui diritti umani mossa dalla First Nations Child and Family Caring Society, associazione a tutela dei membri delle popolazioni indigene canadesi (le cosiddette First Nations) che ha fra i suoi obiettivi quelli di fornire istruzione pubblica gratuita, assistenza sanitaria e opportunità lavorative eque ai membri di queste comunità.
Nel dettaglio, 20 miliardi saranno spesi per le centinaia di migliaia di bambini indigeni sottratti alle loro famiglie di origine per poter ricevere servizi essenziali quali l’istruzione o l’assistenza sanitaria; altri 20 miliardi di dollari saranno invece destinati ad una riforma del sistema assistenziale per gli indigeni, da attuarsi nei prossimi cinque anni. Fino ad ora, infatti, il Tribunale canadese per i diritti umani prevedeva la rimozione dei bambini indigeni dalle loro case affinché questi potessero usufruire di servizi essenziali per la loro crescita quali assistenza sanitaria e istruzione, poiché all’interno delle riserve indigene tali servizi non erano garantiti a causa della mancanza di finanziamenti. Con questo provvedimento si mira a rendere i servizi essenziali fruibili già nelle riserve, in modo che i bambini e i giovani ne possano disporre senza dover lasciare le loro case e le loro famiglie.
We’ve reached historic agreements-in-principle to compensate First Nations children and families who have been harmed by discriminatory underfunding, and to reform the First Nations Child and Family Services program and Jordan’s Principle – so no child faces discrimination again. https://t.co/ufeHcvihCk
— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) January 5, 2022
Finora il governo del Canada, pur ammettendo la natura discriminatoria della sua politica nei riguardi delle popolazioni native che vivono entro i suoi confini, ha sempre combattuto contro la possibilità di pagare un risarcimento o finanziare lo sviluppo sociale delle riserve indigene. Attraverso questo importante provvedimento, finalmente, il Paese si assume le responsabilità della tutela e della protezione di queste comunità finora oggetto di discriminazione, e prova a garantire una più equa distribuzione dei diritti. Secondo questo accordo, ogni bambino che vive in una riserva riceverà 2.500 dollari canadesi per l’assistenza sanitaria e l’istruzione; sono previste inoltre forme di assistenza economica anche per i bambini che sono stati trasferiti fuori dalle riserve e che vivono in affidamento, affinché ricevano sostegno anche oltre i 18 anni. I finanziamenti dovrebbero partire ad aprile, anche se non manca scetticismo sugli effettivi benefici di questi provvedimenti per i popoli indigeni.
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Fonte: Reuters
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