L'app di Telepass mostra il futuro della mobilità integrata e diventa case study ad Harvard, abbiamo intervistato la professoressa Chiara Farronato
Telepass, pioniere nei servizi di telepedaggio e leader nella mobilità integrata, ha molte altre ambizioni oltre il pedaggio. Così, il suo processo di trasformazione verso un ecosistema di mobilità integrata, grazie allo sviluppo di servizi tecnologici data-driven fruibili in un’unica app, ha portato l’azienda a diventare oggetto di un caso-studio della Harvard Business School, sotto la guida della Professoressa Chiara Farronato.
Il case study si intitola “Telepass: From Tolling to Mobility Platform” ed è stato presentato dalla Facoltà di Business Administration, nel dipartimento “Technology and Operations Management”, che analizza le sfide delle imprese di oggi nella gestione e nell’implementazione dei sistemi operativi.
“Nel 2017 – si legge nella scheda della Harvard Business School -, Telepass ha lanciato TelepassPay, un’applicazione di pagamento mobile che consente agli abbonati di pagare decine di servizi e prodotti legati alla mobilità dai propri smartphone. Nel 2019, poi, Telepass ha lanciato un servizio di intermediazione assicurativa auto. Utilizzando i dati Telepass, il servizio di intermediazione offre prodotti assicurativi su misura”.
Per capire quale è la portata della rivoluzione di Telepass, e perché è diventata un case study, abbiamo intervistato la Professoressa Chiara Farronato.
Professoressa, cosa l’ha spinta ad analizzare il caso Telepass?
Trovo unica la trasformazione di Telepass in quanto Telepass non potrebbe essere un’azienda più tradizionale di così. Un’attività di pedaggio, con la registrazione delle targhe dei conducenti ai caselli e conseguente addebito. È piuttosto impressionante vedere fino a che punto si siano spinti da questo inizio, fino a diventare una sofisticata piattaforma di mobilità che comprende il valore di servizi, dati e personalizzazione complementari. Siamo abituati alle aziende native digitali come Uber e Airbnb che fanno tutto questo, ma penso che l’unicità di Telepass sia la sua capacità di raggiungere tali aziende… in modo rapido ed efficace.
L’app di telepass ci mostra il futuro della mobilità integrata nelle nostre città?
È uno sguardo emozionante su quello che potrebbe essere il futuro. Un “negozio” unico per tutto ciò che permette di muoversi dal punto A al punto B. Sono entusiasta di vedere l’innovazione che arriverà, sia da Telepass che da altri concorrenti.
Quali sono i vantaggi anche per l’ambiente?
Probabilmente è troppo presto per dirlo. Se penso a Telepass, però, in questo momento probabilmente sta riducendo le criticità nel trovare servizi che un consumatore utilizzerebbe comunque (es. ho bisogno di carburante, invece di pagare al benzinaio pago tramite l’app TelepassPay), ma è ipotizzabile che, con il passare del tempo, i consumatori impareranno a spostare l’utilizzo dei servizi di mobilità verso opzioni più sostenibili, come il trasporto pubblico e la bicicletta. Penso che ciò richiederà uno sforzo concertato da parte di Telepass e delle altre parti interessate per comprendere la sensibilità dei clienti verso lo spostamento dei consumi, e questa sensibilità potrebbe derivare da sconti o vantaggi per l’utilizzo di modalità di trasporto sostenibili dal punto di vista ambientale.
Insomma, staremo a vedere. Quel che per ora è certo è che la transizione in atto da società leader del telepedaggio a ecosistema della mobilità smart ed intuitiva è stata presa in considerazione come un esempio aziendale italiano di innovazione in tutto il mondo. Non resta che augurarsi che tutto ciò sia utile anche all’ambiente.