La designer Zsofia Kollar dimostra come i capelli siano una materia prima preziosa per la produzione di tessuti sostenibili.
![tessuto capelli](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2021/12/Zsofia-Kollar.jpg)
©Human Material Loop
Con il suo progetto Human Material Loop, la designer Zsofia Kollar dimostra come i capelli siano una materia prima preziosa per la produzione di tessuti sostenibili.
In Europa, ogni anno vengono gettati via 72 milioni di chili di capelli. Per la designer e ricercatrice olandese Zsofia Kollar questo è un vero spreco. Infatti nel suo progetto Human Material Loop, i capelli di scarto sono una preziosa risorsa da trasformare in tessuti di alta qualità. Un’alternativa circolare che punta a ridurre la domanda di cotone, lana e fibre sintetiche per creare un futuro più sostenibile e cruelty free.
©Human Material Loop
I capelli e le loro capacità come materiale, sommato ai problemi con le attuali produzioni tessili hanno dato la soluzione a un problema: l’integrazione dei capelli umani di scarto può cambiare radicalmente la nostra industria tessile e spingerci verso una società a rifiuti zero”, ci spiega la designer in un’intervista.
La circolarità dei capelli
©Human Material Loop
Dal momento che quella tessile è la seconda industria più inquinante al mondo, trovare soluzioni per ridurre il suo impatto sull’ambiente diventa prioritario. Una trasformazione verso la sostenibilità però, richiede cambiamenti sociali radicali e sistemici. Human Material Loop lo sa, per questo sfida e utilizza materiali diversi da quelli a cui siamo abituati: i rifiuti come risorse.
L’obbiettivo di Kollar è quello di creare un sistema circolare locale applicabile a livello globale. Così i capelli che le persone hanno deciso di lasciarsi alle spalle dopo un taglio e che non possono essere donati per fare parrucche, vengono raccolti facilmente dai parrucchieri della zona, e trasformati in prodotti sostenibili. Grazie alla leggerezza dei capelli, la raccolta è possibile persino in bicicletta. (LEGGI anche: Terribile, il deserto di Atacama ora è il cimitero della fast fashion (e la colpa è anche nostra))
L’introduzione di un materiale a km0, biodegradabile, a circuito chiuso e cruelty-free nell’industria tessile non solo creerà un impatto ambientale positivo, ma cambierà la percezione dei capelli umani e il modo in cui ogni individuo può contribuire a un futuro più sostenibile”, spiega la designer nel suo sito.
I capelli di scarto non richiedono un processo di pulizia approfondito. Anche l’inquinamento causato dalle tinture tessili verrebbe eliminato. A differenza degli altri tipi di colorazione, con Human Material Loop il processo di tintura viene realizzato con sostanze biochimiche eliminando qualsiasi elemento chimico pericoloso.
Una vera rivoluzione tessile
©Human Material Loop
Con la sua fibra, libera dallo sfruttamento animale, questo progetto ridurrebbe la domanda di cotone e di fibre sintetiche e offrirebbe diverse soluzioni consapevoli, non solo applicabili alla moda, ma interessanti anche per l’interior design. Infatti, a seconda della tecnica di tessitura, questo tessuto può avere diversi modelli e trame, sembrando proprio come un qualsiasi altro tessuto.
©Human Material Loop
Diverse industrie potrebbero integrare i tessuti di capelli nella loro gamma di prodotti, fornendo un materiale biodegradabile, di provenienza locale e che viene riciclato al 100%. Tende, tappeti, articoli di abbigliamento, tappezzeria di mobili. Grazie all’elevata resistenza alla trazione dei capelli, è possibile intrecciare pezzi forti e durevoli, donando una durata prolungata a qualsiasi articolo”, si legge nel sito del progetto.
Per ora il progetto è ancora nella fase di ricerca e sviluppo, lasciando le porte aperte a chi volesse collaborare con il progetto. Inoltre Kollar ci racconta che sta già sviluppando alcuni materiali per diversi marchi e designer presto disponibili sul mercato tramite le loro piattaforme e si prepara per una mostra interattiva ed educativa durante il prossimo Salone del Mobile.
L’impatto di ogni vestito che indossiamo è alto. Meno, ma meglio è la chiave per un consumo consapevole. Creare dei tessuti fatti con i capelli è la risposta innovativa e circolare di Kollar per contrastare un’industria della moda che inquina sempre di più.
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