Carenza di vitamina B12, scoperto nuovo effetto collaterale sulla tua mente e sul tuo umore per almeno 4 anni

Le persone che soffrono di carenza di vitamina B12 hanno il 51% in più di probabilità di sviluppare depressione in un periodo di quattro anni 

Le persone che soffrono di carenza di vitamina B12 hanno il 51% in più di probabilità di sviluppare depressione in un periodo di quattro anni 

Una nuova ricerca ha esaminato la relazione tra lo stato di folati e vitamina B12 e le sue associazioni con una maggiore prevalenza di sintomi depressivi in ​​un gruppo di anziani. Lo studio mostra che un basso livello di B12 è legato a sintomi depressivi, ma mostra anche che il folato non è associato alla depressione.

I risultati rivelano meglio come identificare i rischi e adottare misure protettive, per migliorare la salute per le persone di età pari o superiore a 50 anni. La carenza e lo stato basso delle vitamine del gruppo B, come il folato e la vitamina B12, sono molto presenti nelle persone anziane.

Alcune delle conseguenze di un basso livello di vitamina B12 possono includere anemia megaloblastica, compromissione della funzione cognitiva e danni al rivestimento protettivo (guaina mielinica) che circonda le fibre nervose del cervello. Comprendere il legame tra folati o basso livello di vitamina B12 e depressione in età avanzata è importante, poiché la depressione è un fattore di rischio per il declino funzionale e la morte prematura.

Lo studio ha esaminato i partecipanti di età pari o superiore a 50 anni, e ha osservato che quelli con uno stato di carenza di vitamina B12 avevano un aumento del 51% della probabilità di sviluppare sintomi depressivi in ​​4 anni. (Leggi anche: Depressione: la bibbia della depressione (sintomi, tipologie e soluzioni)

Principali risultati dello studio

Lo studio ha rilevato che un basso livello di vitamina B12 è associato a un rischio significativamente maggiore di sintomi depressivi per un periodo di quattro anni, ma non sono state osservate tali associazioni per il folato. Questi risultati sono rimasti significativi anche dopo aver controllato altri fattori come l’attività fisica, il carico di malattie croniche, lo stato della vitamina D, le malattie cardiovascolari e l’uso di antidepressivi.

I ricercatori hanno osservato che quelli con uno stato di B12 carente avevano una probabilità pari al 51% di sviluppare sintomi depressivi; altri fattori che influenzano lo stato dei micronutrienti negli anziani includono l’obesità, l’uso di farmaci, il fumo, il sesso e la posizione geografica. Il team di ricerca ha anche scoperto che, con l’aumentare dell’età, il rischio di depressione diminuiva.

Queste osservazioni sono importanti anche per quanto riguarda il tema degli alimenti fortificati, che potrebbero avere potenziali benefici nella prevenzione di questa condizione, soprattutto dato l’aumento della solitudine e della depressione negli anziani dopo l’inizio delle restrizioni dovuti alla pandemia da Covid-19. Quindi, questo studio evidenzia l’importanza di aumentare l’assunzione o l’integrazione di vitamina B12 per aiutare a mitigare i potenziali fattori di rischio della depressione negli anziani. 

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Fonte: Cambridge Core

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