McDonald's farà ricorso al Consiglio di Stato per far valere il primo via libera della Regione per un fast food sulla Terme di Caracalla.
Ne parlammo nel 2019, quando il gigante annunciò l’apertura di due nuovi fast food a Roma, in due delle aree di maggior pregio storico e archeologico del centro. Una decisione cui, però, seguirono ben due sonore bocciature nel giro di pochi mesi da parte del Tar del Lazio: niente al McDonald’s alle Terme di Caracalla e nemmeno al Pantheon.
Ma la catena americana dell’hamburger non ci sta e dichiara ora a tambur battente di volere fare ricorso al Consiglio di Stato per tentare di far valere il primo via libera della Regione del 2015, cui si aggiunsero poi i nullaosta di due diverse Soprintendenze e del Campidoglio.
Il 21 dicembre in aula, il colosso del fast food proverà di nuovo a chiedere l’approvazione per la realizzazione di un McDrive e del relativo parcheggio nelle aree di proprietà di Eurogarden, il vivaio di viale Guido Baccelli che guarda via Cristoforo Colombo e le Mura Aureliane. Insieme col McDonald’s nella battaglia legale compare c’è anche la società titolare del vivaio, interessata senza dubbio all’affare.
Tutto ciò senza dimenticare che il terreno in questione è registrato nella lista dei siti Unesco e protetto dal piano territoriale paesistico in cui rientrano la valla della Caffarella, l’Appia antica e la zona degli acquedotti.
Come si legge nella sentenza con cui in primo grado è stato bocciato il progetto del McDrive, non poteva ritenersi autorizzato un intervento completamente diverso che investe l’esterno dell’edificio e che comporta la sua demolizione e ricostruzione, con conseguente diverso impatto ambientale.
Staremo a vedere chi l’avrà vinta stavolta.
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