Una ricerca sottolinea come l’attività fisica sia in grado di allontanare malattie croniche legate alla vecchiaia
Una ricerca sottolinea come l’attività fisica sia in grado di allontanare malattie croniche legate alla vecchiaia
Uno studio da parte di un team di biologi evoluzionisti di Harvard ha suggerito che l’attività fisica sposta l’energia corporea verso processi protettivi che rafforzano la salute, e prevengono malattie croniche come le malattie cardiache e il diabete. Secondo la ricerca, l’esercizio fisico reindirizza il metabolismo, e contrasta ad esempio l’accumulo di grasso, proteggendoci dai danni dell’invecchiamento.
L’attività fisica, infatti, crea una varietà di stress in tutto il corpo che incoraggia il processo di riparazione. Lo stress dato dallo sport può variare, e va dalla produzione di sostanze chimiche reattive nel sangue a danni microscopici alle ossa e ai muscoli; quando il corpo si muove per riparare questi minuscoli danni, il meccanismo di riparazione agisce anche su altri danni cumulativi che altrimenti sarebbero stati ignorati.
La ricerca si è incentrata sul popolo Hadza, un gruppo di cacciatori-raccoglitori originario della Tanzania. Questi praticano uno stile di vita di sussistenza, in cui gli anziani non possono permettersi di smettere di essere membri attivi della comunità; ed è proprio questo stile di vita attivo e la loro dieta strettamente controllata, a portare una serie di benefici per la salute. E’ stato osservato, infatti, come non si ammalano di diabete, i tassi di cancro sono molto più bassi, e le malattie cardiache non esistono o sono molto rare.
Quindi, per una vecchiaia migliore occorre ritardare l’insorgenza di malattie come il diabete, le malattie cardiovascolari e la demenza senile; come? Attraverso l’attività fisica, che rallenta il decadimento delle cellule e riduce il tasso di malattie dannose legate all’invecchiamento.
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Fonte: Harvard University
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