Uccidono quasi 400 colombacci e pubblicano il video sui social, multati 5 cacciatori in Sardegna

Cacciatori fanno strage di colombacci in Sardegna, uccidendo quasi 400 esemplari. Scattano multe salate per 5 cacciatori

Lo scorso 30 ottobre un gruppo di 5 cacciatori ha fatto strage di colombacci in Sardegna, uccidendone quasi 400. E come se non fosse già abbastanza, hanno pensato bene di diffondere su WhatsApp e sui social un video in cui venivano mostrati i poveri uccelli abbattuti, pensando di farla franca. Un paio di giorni fa, però, è arrivata la doccia fredda per i cacciatori che vivono nella zona di Villacidro (in provincia di Medio Campidano). 

I cinque sono stati identificati dal Corpo forestale di Cagliari e multati per aver abbattuto un numero di esemplari oltre il limite consentito nel calendario venatorio (15 per ogni cacciatore). Dovranno pagare 26 euro per ogni colombaccio in più ucciso, per un totale di 3mila euro a cacciatore. E non si esclude che vengano presi altri provvedimenti ti nei loro confronti.

Il macabro video circolato in rete negli scorsi giorni sui social ha suscitato un’ondata di indignazione e sulla vicenda era intervenuta subito la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), che ha subito denunciato il fatto alle autorità.

Si tratta di una strage inutile che danneggia non solo l’ambiente ma anche tutti i cacciatori che sono rispettosi dei limiti dettati dalla legge – ha dichiarato il coordinatore regionale della LIPU Francesco Guillot – Abbiamo stimato in circa 400 gli esemplari abbattuti cui si devono aggiungere tutti quelli che, feriti, sono andati a morire lontano e quelli che non sono riusciti a recuperare. Il colombaccio Columba palumbus è il più grande colombo europeo, con un’apertura alare dai 75 agli 80 cm e può pesare dai 460 ai 570 grammi. Specie nidificante in Sardegna, in questo periodo si aggiungono gli esemplari svernanti e di passo. Ricordiamo che per la Legge regionale e il calendario venatorio il numero massimo di capi abbattuti per giornata è di 15 per ciascun cacciatore.

Ci auguriamo che la presa di posizione da parte del Corpo forestale possa scoraggiare altri cacciatori a compiere altre assurde mattanze.

Fonte: Ansa

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