Un mostruoso gonfiabile è stato portato nei pressi della sede della COP26 da Jubilee Debt Campaign per chiedere un'economia più equa.
La polizia scozzese scopre il mostro di Loch Ness alla COP26 e la “arresta”.
Cosa ci faceva un enorme pupazzo a forma di Nessie, la leggendaria creatura scozzese, a Glasgow? È stata dell’ennesima fantasiosa protesta che si è aggiunta alla molte manifestazioni esplose in questi giorni.
Il mostruoso gonfiabile è stato portato nei pressi della sede della COP26 da Jubilee Debt Campaign, un’organizzazione benefica con sede nel Regno Unito che chiede maggiore equità ed uguaglianza nella società attraverso la cancellazione debito pubblico dei Paesi in difficoltà.
Il pupazzo voleva rappresentare il “mostro del debito” e sarebbe stato posizionato sulle rive del fiume, se solo la polizia non fosse intervenuta tempestivamente per bloccare l’azione.
L’azione è stata organizzata in occasione del Finance Day, un incontro incentrato sui finanziamenti per il clima e, soprattutto, su quali finanziamenti i Paesi industrializzati dovranno indirizzare a Paesi in via di sviluppo per la lotta al cambiamento climatico.
Jerome Phelps, capo dell’advocacy presso la Jubilee Debt Campaign, ha affermato che non avevano ancora finito di gonfiare la bestia gigante – ecco perché la testa di Nessie era cadente – quando un gruppo di 50-60 agenti di polizia è arrivato, ha circondato il gonfiabile e lo trascinato via.
Volevamo dimostrare che la crisi globale del debito del Sud non può essere ignorata, se vogliamo ottenere la giustizia climatica.
ha twittato Hedi Chow, il direttore esecutivo dell’associazione inglese.
Our @dropthedebt Loch Ness debt monster is being impounded by the police at #cop26 We wanted to show that the global South debt crisis cannot be ignored if we are to achieve climate justice. pic.twitter.com/h0y49UpYdj
— Heidi Chow (@hidschow) November 3, 2021
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Leggi anche: