Il “codice a barre” della crisi climatica non basta più: temperature sempre più alte, servono più sfumature di colore

Un professore inglese ha inventato questo schema per mostrare con immediatezza gli effetti dell'aumento delle temperature a livello globale

Un professore inglese ha inventato questo schema per mostrare con immediatezza gli effetti dell’aumento delle temperature a livello globale. E minaccia: le strisce nel futuro saranno sempre più scure

Il professore Ed Hawkins, dell’Università di Reading, ha messo a punto una rappresentazione grafica e di immediata lettura dell’andamento delle temperature a livello globale: ogni linea verticale rappresenta con una sfumatura di colore la temperatura media di un anno – si tende al blu per gli anni più freddi e al rosso per gli anni più caldi. Il grafico del professor Hawkins, mostrato per la prima volta nel 2018, è diventato in breve tempo un simbolo internazionale del cambiamento climatico.

Ero alla ricerca di un modo molto semplice per mostrare che il nostro Pianeta si sta riscaldando, e così ho realizzato questa serie di strisce – spiega Hawkins. – Le persone che hanno visto il mio grafico hanno potuto visualizzare con immediatezza gli effetti del riscaldamento climatico, poiché lo schema rappresenta il cambiamento delle temperature avvenuto negli ultimi decenni, con i colori che gradualmente cambiano dal blu all’azzurro all’arancio fino al rosso scuro. Gli anni rappresentati come i più caldi sono gli ultimi trenta: è un segnale per le autorità politiche affinché facciano qualcosa.

Secondo il professore, i colori tenderanno a scurirsi sempre più nel prossimo futuro – segnale inequivocabile della crisi climatica in atto e dell’aumento delle temperature. Saranno le scelte e le decisioni prese nell’ambito della Cop26 di Glasgow a determinare quanto scure saranno le prossime strisce di colore.

L’università ha messo a disposizione un portale in cui è possibile osservare il cambiamento delle temperature medie annuali in tutti i paesi del mondo, attraverso schemi che sintetizzano le temperature a livello nazionale. Osservando i diversi grafici, ci si rende conto che i diversi Paesi del mondo non si riscaldano tutti alla stessa velocità: per esempio, il Galles si è riscaldato in media una volta e mezza più velocemente rispetto alla media globale – questo vuol dire che, se a livello globale verrà raggiunto un aumento di 1,5°C (come previsto dagli Accordi di Parigi sul Clima), nel paese si assisterà ad un aumento di ben 3°C nelle temperature medie annuali.

Ecco le variazioni nelle temperature registrate in Italia fra il 1901 e il 2020 (@ showyourstripes)

Leggendo i dati delle strisce relativi al passato possiamo osservare che anche in epoche lontane si è assistito a temperature molto alte sulla terra. Allora, se le temperature e i livelli di CO2 nell’atmosfera sono stati più alti in altre epoche storiche, perché dobbiamo preoccuparci per il presente? I cambiamenti che il nostro Pianeta ha visto nel passato sono dovuti a naturali variazioni nei cicli solari, eruzioni vulcaniche, attacco di meteoriti. Ora invece è l’essere umano ad aver provocato questi cambiamenti, e le strisce mostrate sono importanti per immaginare il futuro che ci aspetta, se non cambiamo rotta.  

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Fonti: ShowYourStripes / BBC

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