Magia sul Gran Zebrù: sembra un’aurora boreale, ma non lo è 

Il fenomeno mozzafiato immortalato dall'alpinista Marco Confortola mentre scalava il Gran Zebrù sembra un'aurora boreale ma non lo è

Sta facendo il giro dei social una foto scattata sul Gran Zebrù che ritrae un fenomeno che ricorda tanto l’aurora boreale. Ma in realtà non lo è. A realizzare il suggestivo scatto il noto l’alpinista Marco Confortola, nella giornata di sabato 30 ottobre, mentre stava risalendo il maestoso Gran Zebrù, del gruppo Ortles-Cevedale, al confine tra la Lombardia e il Trentino Alto Adige.

Mentre scalava il monte Confortola e si trovava a circa 3350 metri di quota ha notato delle incredibili pennellate di luce nel cielo ancora buio e ha subito immortalato quella scena magica.

Tanti hanno subito pensato che si trattasse di un’aurora boreale, provocata dalla tempesta geomagnetica che ha interessato la Terra lo scorso fine settimana. Il fenomeno ha dato vita ad aurore polari in diverse parti del mondo, dall’Islanda alla Scozia, dalla Finlandia agli Stati Uniti. Tuttavia, il fenomeno immortalato in Italia – seppur meraviglioso – non è una vera e propria aurora boreale, caratterizzate prevalentemente da sfumature di verde. Infatti, per ammirare  aurore visibili alle latitudini italiane serve una fortissima attività solare, che si misura utilizzando un indice che si chiama Kp (o Planetary K-index).

E il giorno in cui è stata scattata la foto l’indice Kp è rimasto sempre ben al di sotto della soglia di visibilità per le latitudini italiane. Potrebbe trattarsi quindi semplicemente di una nube illuminata dal crepuscolo, resa più suggestiva da un movimento fatto con la mano. In ogni caso, non si può negare che si tratta di una foto ipnotizzante!

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Fonte: Instagram

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