La Cop26 è iniziata con l’appello del segretario generale ONU. I cambiamenti climatici non arriveranno in futuro, sono già qui
Non c’è più tempo, ma continuiamo a perderlo. La Cop26 è iniziata con l’appello del segretario generale ONU. I cambiamenti climatici non arriveranno in futuro, sono già qui.
Il G20 che si è concluso ieri a Roma doveva essere l’occasione per un preaccordo sul clima, ma in molti pensano che sia stata un’occasione mancata, almeno a metà: un ok generale al tetto massimo di 1.5 gradi, infatti, ma senza il 2050 come data obiettivo per lo zero emissioni.
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Ed è proprio questo che preoccupa: l’obiettivo degli 1.5°C fissato nell’Accordo di Parigi appare lontanissimo, anche perché per raggiungerlo dovremmo ridurre le emissioni globali del 45% rispetto ai livelli del 2010, in modo che siano azzerate entro il 2050. Ma questa data, per ora, non c’è.
Il prossimo decennio è fondamentale per aumentare l’ambizione di mantenere 1,5°C a portata di mano e adattarsi all’impatto del cambiamento climatico – scrive l’ONU – Attraverso mitigazione, adattamento e finanza, la COP26 deve essere un punto di svolta. I leader globali si uniranno per mostrare quell’ambizione e discutere cosa deve essere fatto per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi
Ma qual è la verità?
La verità è che viaggiamo verso un aumento di oltre 2°C, che il 2020 è stato il secondo anno più caldo mai registrato in base ai dati sulla temperatura del NOAA e che i 10 anni più caldi mai registrati si sono verificati dal 2005.
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I leader ascolteranno gli ultimi rapporti scientifici e ne esamineranno lo stato di avanzamento, ascoltando storie di successo, ma anche qual è la posta in gioco per i paesi di tutto il mondo se non agiamo insieme, ora
continua l’ONU
I leader mondiali devono proporre (e poi mettere in atto) ambizioni e azioni di alto livello per garantire emissioni zero e rispettare l’accordo sugli 1.5°C, ma anche proteggere le comunità e gli habitat naturali e mobilitare la finanza in questo processo di cambiamento, favorendo investimenti a emissioni zero e sostenendo i Paesi in via di sviluppo alle prese con debito e crisi di liquidità.
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Hanno 13 giorni di tempo per prendere accordi seri.
E per il clima potrebbero essere già troppi.
Fonti: United Nations/Youtube / NOAA
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