I panni sul termosifone puzzano? Come evitare l’odore di muffa

Ecco i "trucchetti della nonna" per asciugare (senza maleodoranti sorprese) i panni in casa, con l'aiuto dei caloriferi

Ecco i “trucchetti della nonna” per asciugare (senza maleodoranti sorprese) i panni in casa, con l’aiuto dei caloriferi

In inverno, con temperature rigide e piogge frequenti, è praticamente impossibile asciugare i panni stendendoli fuori al balcone. Proprio perché fa freddo, si è soliti lavare maglioni e altri indumenti pesanti, che assorbono molta acqua, la quale finisce per ristagnare e dar vita a cattivi odori. Per non parlare della puzza di bruciato diffusa nell’aria e proveniente da camini e impianti di riscaldamento, che finisce proprio sui vestiti. Ecco perché molte persone preferiscono “stendere” i panni sui termosifoni di casa quando questi sono accesi: in questo modo si asciugheranno più velocemente e non assorbiranno la puzza di fumo dall’esterno.

Tuttavia, non è raro che anche i panni che abbiamo fatto asciugare sul termosifone abbiano un cattivo odore. Ma da cosa dipende? Un buon bucato profumato inizia con un buon lavaggio in lavatrice, per questo è importantissimo prendersi cura del nostro elettrodomestico e mantenerlo il più efficiente possibile: spesso il cattivo odore dei panni si forma proprio nel cestello, a causa delle muffe che possono accumularsi nelle varie parti della lavatrice. Innanzitutto, quando si lavano i panni in lavatrice, è bene non esagerare, né con il bucato da lavare (se si mettono nel cestello troppi capi si rischia che questi non vengano lavati bene) né con i prodotti detergenti (troppo detersivo avrà difficoltà a sciogliersi e ad essere sciacquato via, lasciando un odore sgradevole sui nostri capi).

Un consiglio per prevenire i cattivi odori, poi, è quello di lasciare l’oblò della lavatrice sempre leggermente aperto quando l’elettrodomestico non è in funzione – in questo modo si eviterà il ristagno dei liquidi; quando la lavatrice è a riposo, inoltre, possiamo inserire nel cestello una vaschetta con del bicarbonato che assorbe gli odori (alla polvere possiamo aggiungere anche qualche goccia di olio essenziale a nostra scelta per profumare). QUI trovate altri “trucchetti della nonna” per tenere pulita e profumata la lavatrice. 

lavatrice

@Monkey Business Images/Shutterstock

Dopo aver lavato bene i nostri capi, è importante non far trascorrere troppo tempo prima di stenderli: l’acqua ristagnerebbe troppo nelle fibre dei tessuti, dando origine a un odore poco gradevole. Se vogliamo asciugare la biancheria sul termosifone, questa non dovrebbe essere eccessivamente bagnata, ma solo un po’ umida, per evitare un ristagno eccessivo di acqua che può dar vita a muffe e cattivi odori: magari potremmo stendere per un po’ i nostri capi sullo stendino all’aria aperta e poi concludere l’asciugatura sul calorifero. Inoltre, sarebbe opportuno non mettere i capi a diretto contatto con il metallo del calorifero: l’ideale sarebbe munirsi di un piccolo stendibiancheria da appendere al termosifone per evitare così il contatto diretto.

Infine, è bene ricordare che l’acqua trattenuta dalla biancheria bagnata rilascia umidità nella stanza e questo può portare alla formazione di cattivi odori. Come fare per scongiurare questo rischio? Possiamo tenere un po’ aperta la finestra della stanza con i panni ad asciugare, in modo da favorire il passaggio di aria, oppure sistemare agli angoli della stanza delle ciotole piene di riso o sale grosso, che assorbiranno l’umidità in eccesso.

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