Ristorazione, inquinano di più le tovaglie usa e getta o quelle riutilizzabili portate in lavanderia? Il risultato vi sorprenderà, ma i numeri parlano chiaro

Presentati a "Ecomondo" i risultati degli effetti ambientali dei tovaglioli in tessuto riutilizzabile e di quelli in tessuto monouso

Presentati alla fiera di Rimini “Ecomondo” i risultati degli effetti ambientali di tovaglie e tovaglioli in tessuto riutilizzabile e di quelli in tessuto monouso nell’ambito della ristorazione

Nell’ambito della ristorazione, sono più inquinanti tovaglie e tovaglioli usa e getta oppure quelli riutilizzabili in tessuto lavabile? L’Ente Bilaterale Lavanderie Industriali (EBLI) ha provato a rispondere, dati alla mano, a questo interrogativo in occasione della Fiera Ecomondo di Rimini. Malgrado l’inquinamento dovuto ai frequenti lavaggi, è emerso che il tovagliato in tessuto è molto più ecologico e sostenibile rispetto a quello monouso: il tessuto riutilizzabile, infatti, impatta sull’effetto serra il 48 % in meno del monouso.

Innanzitutto, c’è la questione della durabilità del prodotto: per ogni tovagliolo monouso che viene gettato dopo un solo utilizzo, il tovagliolo di tessuto è in grado di resistere fino a 75 cicli di lavaggi industriali e può essere quindi riutilizzato decine di volte. Inoltre, nella fase di smaltimento, il monouso finisce per il 55% in discarica, il 45% va all’inceneritore, mentre del tovagliato in tessuto solo l’8% va in discarica e un 1% è destinato all’incenerimento, il resto viene avviato a riciclo. Ma non solo: il costo di fine vita del tovagliato si traduce anche in termini economici – non tanto i costi di smaltimento immediati, quanto piuttosto quelli distribuiti sul medio e lungo periodo per far fronte al danneggiamento della natura. In quest’ottica è stato calcolato che il costo della raccolta e dello smaltimento del tovagliato a fine vita è di circa 374 mila euro per il riutilizzabile a fronte dei quasi 28 milioni di euro del monouso – un bel risparmio anche di soldi, quindi.

Oltre all’acqua consumata durante i lavaggi, si potrebbe ipotizzare che anche l’acqua utilizzata nelle fasi di produzione del tessuto di cotone contribuisca maggiormente all’inquinamento rispetto al monouso, e invece proprio la possibilità di riutilizzo ammortizza i consumi di produzione e lavaggio: secondo lo studio, dopo 57 lavaggi il tessuto ha ammortizzato i consumi dovuti alla sua produzione, mentre dopo 75% si assiste ad un 18% in meno di consumi. Rispetto al monouso poi, il tessuto produce il 59% in meno di eutrofizzazione e – 61% di acidificazione.

@ Ente Bilaterale delle Lavanderie Industriali 

La valutazione degli impatti ambientali ed economici del tovagliato riutilizzabile e quello in carta nel settore della ristorazione derivano dall’utilizzo della metodologia dell’analisi del ciclo di vita che, a partire da alcune assunzioni di base, permette di confrontare in modo affidabile due modi alternativi di soddisfare uno stesso servizio, fornire ai clienti una tovaglia e tovaglioli ai tavoli – ha spiegato Roberto Cariani, socio fondatore e project manager di Ambiente Italia. – A fronte di un risultato che dal punto di vista ambientale mostra i benefici del tovagliato riutilizzabile, è interessante il confronto economico. Non ci si è limitati a calcolare il costo diretto delle due soluzioni, ma sono stati valutati anche i costi ambientali nel ciclo di vita, considerando gli oneri maggiori che sosterrebbe la collettività per il monouso, sulla base della valorizzazione economica delle emissioni di gas serra.

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Fonte: Ente Bilaterale delle Lavanderie Industriali

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