Avevano esposto alla Nuvola dell'Eur, dove si terrà il G20 sabato 30 e domenica 31 ottobre, uno striscione contro il cambiamento climatico.
Avevano esposto alla Nuvola dell’Eur, dove si terrà il G20 sabato 30 e domenica 31 ottobre, uno striscione contro il cambiamento climatico
La catastrofe arriva, è ora di agire!, questo c’era scritto sullo striscione che gli attivisti del Climate Camp avevano esposto davanti alla sede dove il week end prossimo si terrà il vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi del G20.
Ma sono stati fermati dalla polizia e portati in commissariato. Al momento sono in attesa di essere identificati.
Ovviamente le istituzioni sono inflessibili su gestire e reprimere il dissenso e un pericoloso striscione. Molto meno nell’agire contro i cambiamenti climatici e la devastazione ambientale – ci dicono da Rete Ecosistemica. Ma le prove muscolari non ci interessano. Perché questo è solo l’inizio e non smetteremo di mobilitarci. Perché le vostre soluzioni sono il problema!
Il 30 e 31 ottobre i “grandi” del G20 si incontreranno a Roma per provare a dare una verniciata di verde alle stesse…
Posted by Rete Ecosistemica Roma on Monday, October 25, 2021
L’area tutt’intorno alle due strutture dove si terra il summit – la Nuvola dell’Eur e il vecchio Palazzo dei Congressi – è di fatto interamente blindata, sarà una grande zona rossa e non sarà permesso l’arrivo alla Nuvola e al Palazzo dei Congressi con mezzi privati. A vigilare pare saranno circa 500 militari dell’Operazione Strade Sicure e lo spazio aereo sarà controllato dagli uomini della Difesa con sistemi antidrone dell’esercito.
Nel frattempo, anche i ragazzi del Fridays For Future dicono la loro e danno appuntamento oggi alle 15 a Piramide per arrivare fino a Bocca della Verità, insieme alle numerose realtà della Società della Cura, i sindacati di base e gli spazi sociali romani, nonché le delegazioni dei lavoratori della Gkn e Ilva e per il prossimo corteo di sabato 30 ottobre, in occasione delle trattative finali del G20.
Durante la preCOP di Milano abbiamo sentito tanti bei discorsi, ma ancora una volta ai “bla bla bla” non sono seguiti impegni concreti. I governi continuano a propinarci false soluzioni che permettono alle emissioni di CO2 di aumentare invece che ridursi, ad esempio: gli impianti per la cattura della CO2 a partire dalle fonti fossili o il mercato dei crediti di carbonio, dicono gli attivisti.
Il G20 è l’occasione di concretizzare degli impegni per il clima realmente ambizioni e necessari, anche in previsione della decisiva Cop26 di Glasgow dove i Paesi stenteranno, lo temiamo, persino a trovare un accordo sull’uscita dal carbone.
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