A più di mille chilometri da Tikal, trovata una piazza e una piramide più piccole, ispirate al modello della civiltà precolombiana Maya
Incredibile scoperta: a più di mille chilometri dalla capitale Maya di Tikal, nell’attuale Guatemala, un gruppo di ricerca guidato dalla Brown University (Usa) ha trovato una piazza e una piramide più piccole, ispirate al modello della famosa civiltà precolombiana.
A Teotihuacan, nei pressi di Città del Messico, si ergono tre piramidi giganti sopra la strada principale dell’antica città, Avenue of the Dead. Il più piccolo di questi è il Tempio del Serpente Piumato, localizzato all’interno de La Ciudadela, un’enorme piazza con alte mura.
Ora, a più di mille chilometri di distanza, nella capitale Maya di Tikal, (nell’odierno Guatemala), i ricercatori hanno trovato una piazza e una piramide più piccole, forse modellate proprio su La Ciudadela e il suo tempio.
Il layout architettonico rivelato da questo studio è sorprendente – commenta Nawa Sugiyama, archeologo antropologo dell’Università della California, non coinvolto nella nuova ricerca – La pianificazione urbana ortogonale con l’orientamento specifico delle piramidi conferisce a Teotihuacan uno stile architettonico molto caratteristico, rendendo facile identificare qualsiasi influenza di Teotihuacan fuori dai suoi confini.
Per scoprire l’architettura precolombiana, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica di telerilevamento chiamata lidar, un metodo per determinare le distanze puntando un oggetto con un laser e misurando il tempo in cui la luce riflessa ritorna al ricevitore. In questo modo è possibile ricostruire intere strutture 3D, combinando le distanze calcolate su più punti.
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Sapevamo che questa zona del Guatemala era importante per la cultura di Teotihuacan – spiega David Stuart, coautore dello studio – Ma il luogo in cui si trova la costruzione ispirata a La Ciudadela non compare sulle vecchie mappe del sito archeologico di Tikal perché coperta di vegetazione. Dato che non c’erano pietre visibili lì, si pensava che fosse una collina naturale.
Il team ha deciso però di guardare più da vicino perché il tumulo sembrava insolito per un sito Maya. Inoltre la posizione era adiacente a un’area di Tikal, dove negli anni ‘80 erano stati trovati molti manufatti in stile Teotihuacan. E infatti, dopo aver esaminato la mappatura del lidar, gli scienziati hanno notato che il piano generale degli edifici assomigliava proprio a La Ciudadela e al suo tempio a Teotihuacan.
Era già nota l’abbondante presenza di architetture e ceramiche in stile Teotihuacan, che si pensa abbia conquistato Tikal nel 378, e in un certo numero di siti Maya in tutto il Guatemala: questa scoperta è dunque un’ulteriore propria dell’influenza di Teotihuacan in tutta la Mesoamerica dal 400 al 700.
L’antica città del Messico prosperò nel periodo tra il 100 e il 750 circa, ma resta un velo di mistero sulle persone che vivevano lì e sul motivo per cui la città fu distrutta e abbandonata. Gli Aztechi diedero il nome alla città di Teotihuacanto solo secoli dopo il suo crollo.
È quasi come se Teotihuacan avesse installato il proprio quartiere o la propria ambasciata a Tikal
sostiene Thomas Garrison, un altro coautore del lavoro.
Altre ricerche condotte da Sugiyama mostravano inoltre che c’era una presenza Maya permanente a Teotihuacan anche prima della conquista di Tikal, quindi l’influenza è probabilmente andata in entrambi i modi.
Il lavoro è stato pubblicato su Antiquity.
Fonti: Science News / Antiquity
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