Al posto dei pesticidi, nei vigneti della California sono i gufi a tenere lontani i roditori in modo naturale

Un gruppo di studenti della Humboldt State University sta provando a usare questi animali per proteggere le uve dai roditori in modo naturale

Un gruppo di studenti della Humboldt State University sta provando a eliminare l’uso dei topicidi (pesticidi) nei vigneti… Grazie ai gufi!

I viticoltori californiani devono fare molta attenzione al loro suolo, alla pioggia, al calore e alla luce del sole, perché da queste condizioni dipende la qualità delle loro uve e, conseguentemente, la buona riuscita del loro vino. Ma non solo: ci sono anche roditori, come i gopher (piccoli roditori tipici delle campagne californiane, simili al castoro) e i topi, che possono disturbare e danneggiare la coltivazione delle uve. Piuttosto che usare pesticidi e rodenticidi chimici per risolvere il problema, un gruppo di studenti della Humboldt State University ha pensato ad un approccio più naturale e sostenibile: i gufi.

Il team ha piazzato circa 300 nidi di gufi in giro per i vigneti di Napa Valley, osservando poi l’impatto degli uccelli notturni sulla presenza degli animali infestanti e verificando se fossero più o meno efficaci dei comuni rodenticidi. Per fare questo, hanno intervistato 75 viticoltori dell’area per capire se ci fossero effettivamente dei vantaggi nel sostituire i rodenticidi chimici con gli uccelli: ebbene, quattro viticoltori su cinque hanno affermato di preferire il lavoro dei gufi, in quanto più efficace nel controllo dei roditori all’interno delle vigne.

Si pensi, ad esempio, che un barbagianni vive una stagione di nidificazione lunga quattro mesi e trascorre circa un terzo del tempo a cacciare nei campi attorno al suo nido: una famiglia di barbagianni può arrivare a mangiare fino a 1.000 roditori durante il periodo di nidificazione e circa 3.400 animali in un solo anno. Tuttavia, la presenza di gufi e barbagianni si rivela efficace contro i gopher, ma non contro i topi.

barbagianni

Un esemplare di barbagianni comune (©shutterstock/Vlada Cech)

I danni dei rodenticidi 

La parte più importante dello studio è stata determinare se la presenza dei gufi nei vigneti della Napa Valley abbia o no ridotto l’utilizzo dei rodenticidi da parte dei viticoltori. Ricordiamo che a gennaio di quest’anno, il governo della California ha imposto dei limiti all’uso di queste sostanze chimiche, che causano enorme sofferenza ai roditori e che possono uccidere anche uccelli e altri animali che si nutrono dei roditori avvelenati. Secondo i ricercatori della Humboldt, la maggior parte dei viticoltori coinvolti nello studio non fa più uso dei rodenticidi perché li ha sostituiti con i gufi: attualmente, si stima che l’80% circa dei viticoltori della Napa Valley utilizzi i gufi per uccidere i roditori, mentre il 20% fa ancora uso dei composti chimici.

Gli agricoltori hanno utilizzato gufi e altri uccelli rapaci sin dalla notte dei tempi per tenere lontani roditori dai loro campi, e solo in tempi recenti gli animali sono stati sostituiti con i moderni pesticidi di origine chimica. Nel tentativo di impattare l’ambiente il meno possibili, è necessario ritornare a questi metodi naturali di controllo dei parassiti, piuttosto che continuare ad usare le sostanze chimiche. La Napa Valley, in questo senso, rappresenta un esempio virtuoso, grazie all’adozione di diverse tecniche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente – come l’uso parsimonioso delle risorse idriche o la presenza di erbe ornamentali nelle vigne al fine di ridurre l’erosione del suolo.

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Fonte: Humboldt State University

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