L’esposizione massiccia delle mamme a detergenti e disinfettanti modifica il DNA e provoca asma nei futuri neonati, anche ad anni di distanza

Un'esposizione massiccia e frequente ai prodotti per la pulizia provocherebbe mutamenti genetici in grado di influenzare la salute dei figli

Un’esposizione massiccia e frequente ai prodotti per la pulizia e la detergenza provocherebbe, nelle donne in età fertile, mutamenti genetici in grado di influenzare (negativamente) la salute dei figli

Un nuovo studio dell’università norvegese di Bergen, condotto incrociando i dati raccolti da studi precedenti, solleva preoccupazione circa gli effetti collaterali dei prodotti per la pulizia e la disinfezione degli ambienti comunemente usati nelle nostre case – che potrebbero trasmettersi anche alla prossima generazione, mai entrata direttamente in contatto con tali prodotti. Questo a causa di una mutazione dei geni delle mamme che può trasmettersi ai figli, anche ad anni di distanza dall’uso dei detergenti. Secondo i ricercatori, l’asma infantile sarebbe più probabile e frequente nei bambini le cui mamme hanno utilizzato frequentemente prodotti per l’igiene (lavorando, per esempio, nel settore delle pulizie) non solo durante la gravidanza, ma anche prima del concepimento. Questi risultati potrebbero gettare una luce inquietante sull’uso smodato di disinfettanti e detergenti fatto durante la pandemia da Coronavirus.

Molte donne, future mamme, sono state esposte agli effetti dannosi dei detergenti chimici in casa o al lavoro, ma finora tali effetti non sono stati opportunamente indagati – spiega l’autrice dello studio, Cecilie Svanes. – Questo studio suggerisce quanto l’esposizione dei genitori ai prodotti chimici, anche prima del concepimento di un figlio, possa influenzare la salute delle generazioni future. Ecco perché sono necessari studi ulteriori, considerando le potenziali implicazioni per la salute di molte donne in età fertile che fanno uso di prodotti detergenti, nonché per quella dei loro bambini.

(Leggi anche: I detersivi e i prodotti per la casa inquinano l’aria quanto le auto, lo studio)

Gli autori hanno osservato 3318 coppie madri/figli – le prime hanno partecipato a uno studio condotto da RHINE, i secondi ad un’indagine di RHINESSA. I figli hanno fornito informazioni su vari aspetti della loro salute durante l’infanzia, mentre le madri hanno spiegato quale fosse stato il loro lavoro in gioventù – con particolare attenzione alle mansioni che prevedevano l’esposizione a prodotti detergenti come donne delle pulizie, infermiere, badanti, cuoche ecc. È emerso che se le madri hanno iniziato ad esporsi a tali prodotti anni prima del concepimento del bambino, il figlio ha manifestato il 71% in più di asma e/o difficoltà respiratorie. Invece, se l’esposizione della madre è iniziata dopo la nascita del figlio, non è stato riscontrato alcun rischio maggiore.

@ Journal of Allergy and Clinical Immunology

Questi risultati dimostrano che agenti pulenti e disinfettanti possono indurre cambiamenti nelle madri che vengono trasferiti anche ai figli, influenzandone la salute. I meccanismi alla base di questi cambiamenti, tuttavia, non sono ancora chiari: per esempio, non è chiaro perché molte donne che hanno smesso di esporsi ai prodotti chimici molti anni prima del concepimento di un figlio abbiano comunque esposto il bambino ad un più alto rischio di asma e problemi respiratori – probabilmente, ipotizzano i ricercatori, i cambiamenti influenzano lo stato delle cellule uovo della donna.

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Fonte: Journal of Allergy and Clinical Immunology

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