Vittoria! Gli scoiattoli grigi presenti in Emilia-Romagna, considerati specie invasiva, non saranno abbattuti. Li ospiterà un santuario
La Regione Emilia-Romagna fa dietro front sulla soppressione degli scoiattoli grigi. Nessun abbattimento per gli esemplari di questa specie presente sul territorio, ma considerata invasiva. A salvarli dalla loro condanna a morte, autorizzata negli scorsi giorni da una delibera approvata dalla Giunta regionale, ci penseranno la Lav nazionale (Lega Anti Vivisezione) e il Centro di Recupero Fauna Selvatica il Pettirosso di Modena, che si sono disponibili ad ospitare gli scoiattoli.
“Siamo molto felici della disponibilità espressa dalla Regione Emilia-Romagna, che consentirà di salvare la vita agli scoiattoli che, dopo la cattura, saranno ospitati a vita in un santuario allestito con tutti gli accorgimenti e le strutture necessarie a garantire il massimo benessere e tutela degli animali” commenta Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV Animali Selvatici.
Il Piano di intervento della Regione Emilia-Romagna prevede un sistema di monitoraggio che si concentrerà nei territori al confine con le province di Lodi, Cremona e Rovigo, in particolare nella zona del Delta del Po. Nelle aree interessate saranno installate foto-trappole per rilevare l’eventuale presenza di altri scoiattoli grigi, catturarli e affidarli alle cure del santuario
Perché gli scoiattoli grigi sono considerati un problema?
La scelta iniziale delle autorità dell’Emilia-Romagna di sopprimere gli scoiattoli ha scatenato non poche polemiche. Ma perché questa specie è considerata così pericolosa?
Gli scoiattoli grigi, originari del Nord America, sono stati introdotti in Europa e nel nostro Paese dall’essere umano e successivamente sono state incluse nella lista delle specie esotiche invasive. Questi piccoli roditori, infatti, danneggiano piante e coltivazioni. In particolare, provocano danni alle cortecce gli alberi, che di conseguenza sono maggiormente suscettibili agli attacchi dei parassiti, oltre ad essere ghiotte di nocciole.
Inoltre, rappresentano un pericolo per lo scoiattolo comune, specie autoctona che vive sul nostro territorio. Gli scoiattoli grigi spesso predano le uova di uccelli e competono con le specie locali per l’uso di cavità arboree.
Il Regolamento europeo per la gestione delle specie definite invasive prevede che gli animali siano eradicati utilizzando metodi letali o non letali, ma nella maggior parte dei casi le amministrazioni comunali optano per gli abbattimenti. Ma non è affatto corretto che gli animali debbano pagare a causa delle azioni dell’uomo. Come ricorda anche la LAV, per decenni gli scoiattoli grigi sono stati venduti come “animali da compagnia” mentre i commercianti, gli importatori e gli allevatori si sono arricchiti. E a farne le spese della superficialità e dell’avidità dell’uomo, come sempre, sono gli animali.
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Fonti: Regione Emilia-Romagna/LAV
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