In cerca di cibo tra le carcasse di animali. La foto shock dal Brasile che mette a nudo la portata della crisi

Sta indignando il mondo la foto shock che ritrae i cittadini brasiliani alla ricerca di cibo tra carcasse di animali provenienti da un macello

Due uomini – visibilmente ridotti alla fame – che frugano in cerca di qualcosa da mangiare tra carcasse di animali, scarti di un macello: è la foto terrificante che in questi giorni sta facendo il giro del mondo. Lo scatto shock è apparso a fine settembre sulla copertina del giornale brasiliano “Extra” dell’Agenzia O Globo. A immortalare la scena disarmante il fotoreporter Domingos Peixoto, che per la testata ha realizzato un interessante servizio dal titoloBrasile 2021: Il dolore della fame”, attraverso il quale denuncia la povertà estrema dilagante nel Paese.

Nel suo reportage, Peixoto ha riportato anche le parole di Josè Divino Santos, l’autista del camion che trasportava gli scarti provenienti dal macello.

Ci sono dei giorni che vorrei piangere – racconta l’uomo – In passato la gente veniva da me per chiedere se potevo dare un osso per il cane. Oggi le persone mi implorano di prendersi qualcosa da mangiare.

Tra le persone immortalate dal fotografo brasiliano mentre rovistano tra le carcasse a caccia di cibo c’è anche Denise, madre di cinque figli, che ha perso il compagno. “È  passato non sapete quanto da quando ho visto un pezzo di carne. È da prima della pandemia. Sono veramente grata per questo” ha ammesso.

Come dimostrano le foto scioccanti, in Brasile si muore letteralmente di fame. Nel Paese la pandemia di Covid-19 ha fatto oltre 600mila vittime e almeno 19.000 persone sono cadute in miseria, mentre soltanto nella città di San Paolo si contano circa 40mila senzatetto.

Un vero e proprio inferno, causato in gran parte dalla gestione politica disastrosa del Presidente Jair Bolsonaro, contro il quale negli scorsi giorni migliaia di cittadini hanno protestato, riversandosi in varie piazze e strade. Il popolo brasiliano è davvero allo stremo e queste foto ne sono la prova.

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Fonti: EXTRA/Agência O Globo

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